Ingrosso

30 ottobre 2025

A settembre calo del prezzo degli ortaggi

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Prezzi all’ingrosso in aumento per gli ortaggi, In calo quelli dell’uva da tavola, della carne di suino e del burro. E’ quanto emerge nell’ultimo indice dei prezzi all’ingrosso di settembre, elaborato da Unioncamere e Bmti.

All’interno del comparto degli ortaggi si segnalano, in particolare, rialzi per le zucchine (+50,7% su base mensile) e le melanzane (+9% in un mese), sostenuti da minori disponibilità dovute alle condizioni climatiche e alla conclusione delle produzioni in pieno campo. 

Tuttavia, nonostante la crescita registrata a settembre, i prezzi all’ingrosso degli ortaggi risultano comunque inferiori del 15% circa rispetto ai livelli dello scorso anno. Ribassi, invece, per il comparto dei frutti a lunga conservazione (-4,1%), con un mercato debole per l’uva da tavola (-13,8%), caratterizzato da abbondante produzione di qualità non sempre elevata e da domanda contenuta. 

In controtendenza le pere (+9%) per le quali si prospetta nuovamente un’annata scarsamente produttiva e i prezzi delle varietà autunnali risultano già su livelli elevati.

Ortofrutta: cambio climatico e segnali di ripresa nei consumi

Il mese di settembre è stato segnato da numerose perturbazioni che hanno attraversato la penisola, con precipitazioni anche violente e un brusco calo delle temperature. Non si è verificato un vero passaggio stagionale, ma nei mercati all’ingrosso la domanda ha iniziato a orientarsi verso i prodotti autunnali.

Agrumi

Rispetto ad agosto, si registra una flessione del comparto agrumi. In calo i limoni argentini e sudafricani, complice l’arrivo del Verdello siciliano. Le arance sudafricane tentano una ripresa, ma i prezzi restano inferiori rispetto al mese precedente.

Frutta a breve  e lunga conservazione

Il comparto mostra una sostanziale stabilità (-0,4%). Leggeri cali di prezzo per molti prodotti, compensati dal buon andamento dei frutti di bosco (+9,4%) e delle susine (+6,3%). In flessione meloni, pesche e nettarine. Per la frutta a lunga conservazione ribassi complessivi (-4,1%), con un mercato debole per l’uva da tavola (-13,8%), penalizzata da qualità disomogenea e domanda contenuta. In controtendenza le uve apirene e le pere (+9%), sostenute da una produzione scarsa e da prezzi già elevati.

Ortaggi a bacca

Settore dinamico, con protagoniste le zucchine (+50,7%), danneggiate dalle piogge e spinte dalla domanda. In crescita anche le melanzane (+9%), sebbene ancora sotto i livelli del 2024. Lieve incremento per le insalate, ma i prezzi restano bassi (-30% rispetto a settembre 2024).

Ortaggi a media e lunga conservazione

Stabilità generale. In aumento il finocchio, pur restando su valori inferiori del 48% rispetto a settembre 2024. In calo i cavolfiori (-10%), con segnali di ripresa a fine mese. Gli ortaggi a lunga conservazione (aglio, cipolle, cavoli cappucci) mostrano una lieve flessione (-2,1%). In diminuzione anche le zucche (-19,5%), per effetto dell’alta disponibilità stagionale.


Fonte: Bmti 

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