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“La via del Cast@gno”, il progetto accelera

Dopo un primo incontro a Roma, il 29 novembre è in calendario un secondo appuntamento in Abruzzo

Prosegue con nuovi appuntamenti l’inedito progetto dell’associazione nazionale Città del Castagno, per arrivare a tracciare lungo tutta la Penisola (poi eventualmente anche in tutta Europa) l’itinerario di trekking La via del Cast@gno, al fine di valorizzare le tante selve castanili presenti in gran parte dei territori collinari e montani dell’arco prealpino e di tutta la dorsale appenninica. Un’iniziativa, peraltro, che assieme all’aspetto escursionistico prevede un forte rilancio delle tradizioni enogastronomiche dei diversi territori toccati, sotto il comune denominatore della castagna.

Un fenomeno in crescita

A illustrare le premesse da cui parte il progetto è Ivo Poli, presidente dell’associazione nazionale Città del Castagno, che spiega: “In questi ultimi anni, nel periodo autunnale e in tutte le regioni, le foreste di castagno sono meta di escursioni di persone di tutte le età, interessate non più solo alla raccolta dei frutti, ma a sperimentare innovative forme di turismo esperienziale attraverso l’immersione negli habitat dei castagneti secolari italiani. Al contempo, sono sempre più numerose le manifestazioni di trekking che si svolgono tra i castagneti. Il connubio boschi di castagno-trekking si va insomma sempre più consolidando, in virtù sia del rinnovato interesse verso il frutto, sia dello sviluppo della sentieristica, che sta diventando parte integrante dell’ampia multifunzionalità del castagno. I boschi di castagno – prosegue Poli – possono anche configurarsi come aule didattiche all’aria aperta, così da incentivare la presenza nei boschi degli studenti delle diverse tipologie di scuole. L’organizzazione di trekking nei castagneti è diventata anche parte integrante dell’offerta turistica in occasione delle sempre più partecipate sagre della castagna, la Regina dei boschi. Le manifestazioni e le attività escursionistiche dedicate al castagno, nel periodo autunnale movimentano la vita di numerosi borghi alpini ed appenninici, con importanti ricadute economiche attorno al prodotto castagna. In tante aree regionali sta nascendo una nuova economia montana, orientata alla sostenibilità, che intreccia produzioni tipiche, turismo, beni culturali e ambientali, valorizzazione delle selve castanicole. L’obiettivo del progetto La Via del Cast@gno è di congiungere e ricucire armonicamente i numerosi sentieri della castagna presenti sul territorio italiano, attraverso la realizzazione di un lungo itinerario escursionistico che si estenderà dalle Alpi alle isole, traversando prima l’arco alpino e poi tutta la dorsale appenninica.

La geografia della Via del Cast@gno

La via del Cast@gno – prosegue poi Poli – è stata disegnata alla luce della particolare collocazione dei boschi di castagno sul territorio nazionale. Partendo da nord-est toccherà la regione Friuli Venezia Giulia, la parte sud del Trentino Alto Adige, il nord della Lombardia, il sud della Valle d’Aosta e tutto l’arco prealpino del Piemonte. Da qui il sentiero scenderà in Liguria e, proseguendo in direzione sud, si diramerà nella dorsale Appenninica traversando l’Emilia, la Toscana, l’alto Lazio. Poi, un corridoio ecologico consentirà di passare in Umbria, Marche e scendere in Abruzzo. Un ulteriore corridoio ecologico, che attraverserà il parco nazionale d’Abruzzo-Lazio-Molise, collegherà la via ai boschi del Molise e, successivamente, verso sud, alla Campania, alla Basilica, alla Calabria e alla Sicilia. In Sardegna il sentiero toccherà la parte mediana dell’isola. La configurazione europea dell’itinerario escursionistico potrà essere assicurata collegandolo ad est, a nord e a ovest, ai percorsi di trekking presenti nei castagneti dei paesi limitrofi all’Italia (Slovenia, Austria, Svizzera, Francia). Un ulteriore e originale collegamento europeo della castagna si potrà strutturare collegando i sentieri della castagna di Sardegna e Corsica, isola ricca di castagneti, attraverso il mare. In fondo, il mondo mediterraneo è la culla del castagno. E’ attraverso questo mare, denso di storia, che il frutto si è diffuso nel mondo. La Via del Cast@gno avrà una lunghezza di circa 2.200 chilometri, di cui con approssimazione: circa 800 chilometri nell’arco alpino, 1.100 chilometri nella dorsale appenninica, 200 chilometri in Sicilia e circa 100 chilometri in Sardegna. La via costituirà l’ossatura portante attorno a cui, a pettine, si potranno collegare, con ulteriori percorsi escursionistici, tutte le aree castanicole nazionali. Sotto il profilo grafico, la Via del Cast@gno si declina come una sorta di gigantesco punto interrogativo rovesciato”.

Il coinvolgimento delle istituzioni e gli step del progetto

“La realizzazione del progetto – sottolinea Poli – implica l’attivo coinvolgimento di numerosi soggetti, in primis il ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste e gli assessorati all’Agricoltura delle Regioni. La Via del Cast@gno, che ha un costo stimato di circa 2 milioni, si svilupperà per lotti successivi, a partire dai prossimi mesi. Innanzitutto verrà attivato, a breve, un “tavolo” tra i tutti i soggetti coinvolti, al fine di definire operativamente le linee guida del progetto esecutivo, il suo sviluppo operativo e il ruolo funzionale di ciascun partner. Successivamente si passerà alla progettazione operativa ed alla realizzazione dell’itinerario sentieristico. Il primo incontro di presentazione si è svolto il 27 settembre scorso a Roma presso l’Agea, agenzia per le erogazioni in agricoltura. Per l’Associazione erano presenti, oltre al sottoscritto, il consigliere Lorenzo Berardinetti, sindaco di Sante Marie (L’Aquila), il direttore Luigi Vezzalini e Sergio Natalia, che ha elaborato il progetto di massima. Il direttore di Agea, Fabio Vitale, e i suoi collaboratori, hanno espresso apprezzamento per l’iniziativa e hanno suggerito di realizzare, attraverso un progetto pilota, un primo tratto della “Via”. Il prossimo incontro è in calendario per il 29 novembre a Sante Marie e sarà con Marco Bussone, presidente rettore nazionale di Uncem, unione nazionale comuni ed enti montani. L’obiettivo dell’associazione Città del Castagno è di contattare e ascoltare entro l’anno tutti gli attori coinvolti, trovare i finanziamenti e partire con le attività operative”.

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