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Frutta a guscio ed essiccata

Nocciole e cimice asiatica: Assofrutti studia nuove strategie

Testata una totem-trap a feromoni. Il tecnico Giacomo Santinelli: “Stiamo verificando l’installazione in campo”

Il 2023 della nocciola, da nord a sud Italia, è stato funestato dal proliferare della cimice asiatica. Cimice che dalla fine di agosto si è ripresentata nei campi con una popolazione decisamente più numerosa rispetto all’anno scorso. Ancora mancano stime ufficiali, ma tanti corilicoltori non hanno potuto fare altro che registrare la forte recrudescenza del problema.

Tra le realtà che stanno cercando di mettere a punto metodi alternativi per il contenimento dell’insetto c’è Assofrutti, la più grande Op d’Italia per la frutta in guscio, con oltre un migliaio di associati tra aziende e cooperative aderenti, per 9.500 ettari di superficie coltivata a nocciola.

Proprio ieri la cooperativa ha organizzato una “Dimostrazione tecnico pratica della Totem-Trap per il controllo della cimice asiatica”, in collaborazione con Asta (Associazione spontanea di tutela agricola) e con Serbios, azienda specializzata in tecnologie e prodotti per l’agricoltura biologica.

“Nel panorama dei metodi di controllo della cimice asiatica – spiega il responsabile tecnico Assofrutti, Giacomo Santinelli – la trappola che abbiamo testato non rappresenta una novità assoluta, perché ad esempio in Emilia Romagna e in Piemonte è già utilizzata. Tuttavia, non è stata ancora provata da queste parti”.

Il funzionamento del dispositivo, in sé, è molto semplice. Spiega ancora Santinelli: “Si tratta di un telo adesivo che contiene due feromoni di aggregazione. Uno segnala infatti la presenza di cibo, l’altro è di attrazione sessuale. Sotto questo telo, inoltre, è posta una vasca con acqua e sapone di Marsiglia, per raccogliere le cimici che magari riescono a staccarsi dal telo adesivo”.

Il responsabile tecnico Assofrutti aggiunge: “Ora stiamo valutando se, ed eventualmente in che modalità, impiegare questa trappola. Il periodo giusto sarebbe la primavera, ma dobbiamo verificare come utilizzarla. Per ora consigliamo di tenerla a una distanza di almeno 12 metri dall’appezzamento o di metterla in prossimità dell’abitazione”.

Intanto, sempre in tema cimice asiatica/nocciola, procede l’ormai storica collaborazione tra Assofrutti e Università della Tuscia. Nelle prossime settimane, è prevista l’uscita da parte della Op di una pubblicazione sulle ultime novità a tema.

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