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Frutta a guscio ed essiccata

Nocciola Piemonte Igp: 2023 salvato dalla pioggia

Sergio Lasagna: “L’ideale sarebbe qualche altra precipitazione proprio a luglio, ma le piante sono comunque vigorose”

Arrivano previsioni molto qualificate sulla prossima campagna della Nocciola Piemonte Igp. Interpellato da myfruit.it, ad esprimersi è Sergio Lasagna, già presidente del Consorzio di tutela e tutt’oggi uno dei principali corilicoltori del Piemonte.

All’interno della F.lli Lasagna, società agricola di Piozzo (Cuneo) che conduce assieme al fratello Fabio, coltiva infatti oltre 60 ettari di noccioleto, destinati nel giro di due anni a diventare più di 70.

“Al momento – spiega Lasagna – prevediamo una stagione abbastanza buona. A salvarci sono state le precipitazioni delle scorse settimane, che permettono alle piante, anche in giornate di grande caldo, di rimanere vigorose”.

L’ideale, tuttavia, sarebbe qualche precipitazione aggiuntiva proprio a luglio. “Se piovesse – prosegue Lasagna – si potrebbe limitare il fenomeno della cascola, iniziata in questi giorni. Ma, appunto, rimango comunque fiducioso”.

Un tema determinante è come sempre quello della qualità, che per il 2023 si attende su livelli ottimali. “I frutti sembrano avere pezzature molto soddisfacenti. Probabilmente, rispetto allo scorso anno, dato l’andamento stagionale, inizieremo a raccogliere attorno al 20 agosto, quindi qualche giorno dopo rispetto al 2022, ma è tutto nella norma”.

La società F.lli Lasagna conferirà poi la propria produzione alla giovane cooperativa Coricoop, nata nel 2021, di cui Sergio Lasagna è membro del Consiglio direttivo. Un’incognita sarà come sempre il prezzo, anche se la società ha saputo comunque difendersi anche in un’annata difficile come il 2022.

“Abbiamo ottenuto buoni risultati – conclude Sergio Lasagna – grazie ai tanti giovani impianti che abbiamo, i quali hanno garantito una buona produttività pure in situazioni di forte siccità. Certo, a livello di prezzi ci aspettavamo qualcosa di più, perché siamo riusciti a garantire i quantitativi promessi. L’ideale sarebbero stati 8 euro a punto resa anziché i 7,50 che abbiamo effettivamente percepito, ma siamo comunque soddisfatti”.

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