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Castagne: in Campania situazione anomala

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Davide Della Porta: “Alle altitudini più elevate è ancora in corso la fioritura. Ma ci aspettiamo comunque una produzione nella norma”

Anche per i più esperti il 2023 castanicolo si presenta piuttosto ostico da interpretare. A confermarlo a myfruit.it è Davide Della Porta, presidente dell’Associazione castanicoltori campani e amministratore di Oasis, centro di ricerca all’interno del quale sono prodotti esemplari di Torymus Sinensis, l’insetto utile che contrasta il cinipide.

“La situazione – spiega Della Porta – a oggi non è ancora definita al cento per cento. Il 25 luglio, infatti, ho visitato alcune zone castanicole campane ad alta quota, circa 1.100 metri di altitudine, ed era ancora in corso la fioritura. Non è affatto un fenomeno ordinario. Ciò significa che le abbondanti piogge di giugno hanno sfalsato anche il ciclo vegetativo dei castagneti”.

Anche nelle zone che si trovano ad altitudini più consuete per le castagne, gli effetti dei cambiamenti climatici si avvertono. “A 500-600 metri – prosegue Della Porta – abbiamo un ritardo di circa due settimane rispetto all’andamento fisiologico delle piante. Qui i ricci ci sono, ma già si può vedere che non sarà un’annata abbondante. L’incognita, ora, è capire se questi ricci sono pieni o vuoti”.

Il presidente dell’Associazione castanicoltori campani prosegue: “Ciò che ci preoccupa di più è il fenomeno del marciume, che tanti problemi ha creato lo scorso anno. Proprio per verificare la presenza del fungo che lo favorisce, faremo dei campionamenti dopo ferragosto. Le aziende che applicano il sistema di lotta integrata, infatti, nel caso ci fosse questo problema possono fare un trattamento, che va comunque eseguito almeno 40 giorni prima della raccolta. Non può fare nulla invece chi è in biologico”.

Buone sono poi le notizie che arrivano sul fronte dell’insidia cinipide. Conclude Davide Della Porta: “C’è la presenza di galle, ma sono poche. Qualche problema in più lo abbiamo in zone non particolarmente vocate, come l’isola di Ischia, dove anche quest’anno abbiamo proseguito con i lanci dell’insetto antagonista”.

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