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Frutta a guscio ed essiccata

Nocciola di Giffoni: c’è soddisfazione nonostante l’annata scarsa

Teresa Sorgente: “La concorrenza non ci permette di aumentare i prezzi, ma le vendite stanno andando bene”

Nel variegato mondo corilicolo italiano, c’è anche l’Associazione Donne della nocciola. E, tra le sue componenti, c’è Teresa Sorgente, giovane imprenditrice che dal 2009 ha avviato a Giffoni Valle Piana (Salerno) la sua azienda per la produzione di Nocciola Giffoni Igp, alla quale ha affiancato tre anni fa anche un laboratorio di trasformazione, attraverso il quale soddisfare sia una clientela professionale (pasticcerie, gelaterie, etc.), sia privata.

Facendo il punto della situazione, Teresa Sorgente spiega: “Nella nostra azienda abbiamo complessivamente 12 ettari di terreno sui quali produciamo nocciole, suddivisi in due appezzamenti. Lo scorso anno, la produzione è stata in linea generale scarsa, fino al 40% in meno rispetto alla normalità. Capitano comunque annate come quella del 2021; tra i fattori che hanno inciso maggiormente, seppure non esclusivamente, c’è stata senz’altro la siccità. Dall’altra parte, la qualità del prodotto è buona e non ci possiamo lamentare per come sta andando e per richieste che abbiamo ricevuto anche durante il periodo natalizio”.

Commentando il momento a livello commerciale, l’imprenditrice ha aggiunto: “Produciamo sia semilavorati per pasticcerie e gelaterie, sia prodotti finiti per clienti privati. Tra le ultime novità che stiamo proponendo, sempre esclusivamente realizzate con le nostre nocciole, ci sono le barrette di cioccolato fondente e al latte con nocciole intere, sia i Sassi Tartufati ricoperti di cioccolato. In altri termini, abbiamo scelto di rivolgerci a una clientela selezionata e di nicchia, sebbene non sia possibile adeguare perfettamente i prezzi all’attuale momento del mercato, perché si sente comunque sia la concorrenza nazionale sia quella internazionale”.

Anche dal punto di vista agronomico, Sorgente ha le idee chiare: “Abbiamo puntato su una lotta integrata, che si avvicina molto al biologico. Facciamo infatti praticamente solo il trattamento indispensabile per contenere la cimice, che rappresenta un problema anche dalle nostre parti”.

Lasciano al momento ben sperare, infine, le premesse per il 2022. “La fioritura – conclude Teresa Sorgente – sembra molto buona”.

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