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“Nocciole: la vera sfida sarà sul prezzo”

nocciolanghe

Alessandro Delmonte (Nocciolanghe): “In Piemonte ci attendiamo quantitativi minori, ma è probabile una risalita delle quotazioni”

Quella del 2021 non sarà una campagna semplice per le nocciole.

Alle gelate tardive primaverili, che hanno colpito soprattutto il Viterbese (ma anche il Piemonte non è stato esente), si è aggiunto anche il maltempo della scorsa settimana, con grandinate in alcune zone di produzione del Piemonte. Poi, c’è sempre lo spauracchio della cimice, mai del tutto scomparsa.

Premesso tutto questo, ci si appresta ormai alla raccolta e non mancano, per questa vigilia, le previsioni. Alessandro Delmonte, socio titolare di Nocciolanghe (a sinistra nella foto assieme al socio Lorenzo), giovane e dinamica azienda di Cortemilia (Cuneo) specializzata nella lavorazione di Nocciola Piemonte Igp, ha senz’altro un osservatorio privilegiato sulla situazione. E lo stesso Delmonte spiega: “Per la prossima campagna, ci aspettiamo in linea generale minori quantitativi e minore qualità rispetto allo scorso anno. Tuttavia, la situazione potrà variare di molto da zona a zona, perché in alcune aree si raccoglieranno praticamente quantitativi analoghi a quelli dello scorso anno, mentre altrove quasi non si si raccoglierà. Questa situazione è stata determinata dal meteo (gelate tardive e grandinate, ndr), ma bisogna tenere sempre d’occhio anche la cimice, che a quanto ci risulta sta creando qualche problema nell’astigiano”.

Prezzi in risalita?

Uno dei grandi temi in questi giorni di vigilia della campagna 2021 è poi sempre quello dei prezzi. “Ci aspettiamo una risalita nelle quotazioni –prosegue sempre Delmonte, che nella sua azienda lavora circa 2.000 quintali all’anno di Nocciola Piemonte Igp- anche perché altre zone d’Italia, come ad esempio il Lazio, hanno subito grandi perdite a causa del maltempo, quindi verrà a mancare molto prodotto. E, d’altra parte, la domanda c’è. Tuttavia -conclude Delmonte- sarà importante sempre trovare il giusto equilibrio, affinchè non si presenti una situazione simile a quella del 2019, quando a causa dei prezzi troppo alti diversi clienti hanno scelto di rivolgersi altrove, magari a chi aveva nocciole turche, per avere prezzi più bassi”.

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