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Eventi e Fiere

Renzo Piraccini: “Le fiere non si fanno con i comunicati stampa”

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Alla presentazione di Macfrut 2017, Piraccini torna sulla questione “fiere ortofrutticole”. «Cambiare? Devi essere sulla strada sbagliata. Noi non lo siamo».

«Ci sarà un’altra fiera? Non penso». Anticipando le possibili domande dei giornalisti presenti alla presentazione dell’edizione 2017 di Macfrut, Renzo Piraccini, presidente di Cesena Fiera, alla fine della conferenza stampa che ha illustrato tutte le novità della prossima edizione, ha affrontato anche il nodo delle due fiere ortofrutticole che in Italia si terranno, o forse sarebbe meglio usare il condizionale, a maggio del prossimo anno. Macfrut, dal 10 al 12 maggio, sempre a Rimini, e Fruit & Veg Innovation a Milano dall’8 all’11 maggio.

Piraccini non usa troppi giri di parole per esprimere il suo pensiero sull’affaire fiere italiane, rincarando la dose quando poco dopo afferma

Le fiere non si fanno con i comunicati stampa, ma con i fatti»

E di fatti, secondo il presidente di Cesena Fiera, al Macfrut se ne sono visti parecchi anche quest’anno. «Noi non siamo un problema, ma un’opportunità, il braccio dell’ortofrutta italiana».

Nessuna apertura, per adesso, ad una possibile prospettiva di cambio di location, né tanto meno ad un possibile accordo con il polo milanese-veronese che organizzerà la prima edizione di Fruit & Veg Innovation.

Noi stiamo bene qui, possiamo cambiare ma per cambiare ci devono essere delle motivazioni. Per cambiare devi pensare di essere sulla strada sbagliata e per ora non mi sembra il caso dato che le cose stanno andando bene».

macfrut2017E i numeri dell’edizione 2016, che poco dopo verranno diffusi, parlano di oltre 38mila presenze, +9% rispetto all’edizione 2015, con una crescita del 30% della presenza di visitatori esteri, tema particolarmente caro a Piraccini che intende puntare sempre di più sull’internazionalizzazione di Macfrut, non solo con la presenza di espositori esteri, ma anche di visitatori professionali stranieri, che non necessariamente devono arrivare solo dal vecchio continente. Anzi. «L’anno scorso visitatori professionali del Kenia e del Sudan erano arrivati qui come visitatori. Quest’anno erano anche espositori. È la conferma che qui ci sono opportunità per il resto del mondo dei visitatori professionali, non per i soliti».

Uno dei motivi del rinnovato successo di Macfrut, secondo Piraccini, arriva anche dalla formula di fiera di filiera.

Noi abbiamo una nostra idea di fiera e ce la siamo fatta parlando con gli espositori. Non crediamo nelle fiere orizzontali, ma in quelle verticali».

Dal pre-campo al prodotto finale, passando per tutti gli anelli intermedi che compongono il complesso mondo dell’ortofrutta, tutti insieme in un un’unica fiera. «Non ci fanno paura le fiere orizzontali, noi facciamo una fiera di filiera. L’accordo con il Ccpb per il biologico per il prossimo anno, per esempio, non è contro Sana, che è una fiera orizzontale. Questo vale anche per quanto riguarda l’accordo sui prodotti artigianali».

Sereno, con in testa già l’edizione 2017 che, con il cambio di data, è quasi dietro l’angolo, Piraccini appare soddisfatto e fiducioso, tanto da aver già opzionato un padiglione in più per la prossima edizione. Per capire se l’altra fiera mollerà prima ancora di partire, come immagina il presidente di Cesena Fiera, o se invece rilancerà con qualche annuncio a breve, non resta che aspettare le prossime mosse provenienti da Milano, siano esse solo comunicati stampa o qualcosa di più.

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