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Biologico

Biosüdtirol, abbondanza di calibri medio piccoli, ma grande qualità

Biosudtirol_MeleBio

Soddisfazione per le caratteristiche complessive del raccolto. «Più croccantezza e conservabilità con la pezzatura più piccola» spiega Werner Castiglioni. Il nuovo packaging tutto in cartone lanciato ad aprile sta riscuotendo ottimo apprezzamento sia in Italia che all’estero.

«Per quanto riguarda la qualità complessiva e il colore, sino ad ora siamo molto soddisfatti, in termini di volumi meno, contraddistinto soprattutto da calibri medio piccoli». Ne è convinto Werner Castiglioni, direttore di Biosüdtirol, cooperativa altoatesina con sede a Lana (BZ) e associata al VOG, specializzata nella coltivazione e commercializzazione di mele biologiche e anche quest’anno presente al Sana di Bologna.

«L’annata è stata abbastanza difficile per i produttori a causa delle piogge di maggio. Con i primi stacchi notiamo che i quantitativi sono inferiori rispetto alle stime» ci spiega il direttore, secondo il quale la stima di 30mila tonnellate di produzione di quest’anno, che comprende sia le mele destinate al consumo da tavola che quelle per l’industria, deve probabilmente essere rivista al ribasso del 10%.

Werner Castiglioni, direttore di Biosudtirol

Werner Castiglioni, direttore di Biosudtirol

«Calibri più piccoli, però, significa più croccantezza e minori difficoltà nella conservazione perché aumenta la durezza delle mele – continua Castiglioni – . La qualità è ottima, siamo molto soddisfatti, anche del colore». In questo momento la cooperativa sta finendo la raccolta delle Royal Gala, che rappresenta la varietà più importante con il 35% della raccolta, poi si passerà a Evelina, Golden Delicious e Red Delicious. «Il calibro più piccolo per noi non crea problemi in se perché è molto richiesto dai paesi nordici che chiedono pezzature più piccole soprattutto nel biologico. Inoltre è un calibro perfetto per la distribuzione nelle scuole per i bambini». L’export per Biosüdtirol è una voce fondamentale poiché assorbe il 90% della produzione con il Nord Europa come destinazione principale.

Per quanto riguarda l’assortimento varietale, se la Royal Gala è quella più coltivata, davanti a Breaburn ed Evelina, grande attenzione viene rivolta alle varietà che Biosudtirol ha classificato come “rarità”. «In questo momento stiamo puntando molto sulla Bonita (incrocio tra Cripps Pink e Topaz), Natyra® e Story® Inored. Sono varietà resistenti alla ticchiolatura, che continua ad essere il problema più grande per la produzione delle mele».

Infine, una delle novità con le quali le mele Biosüdtirol si stanno presentano sul mercato da aprile, sia all’estero che in Italia, è il nuovo packaging completamente in cartone, ideato insieme all’azienda italiana Ciesse Paper. «L’idea – seguita in tutto il VOG – è quella di togliere completamente la plastica. Nel biologico in Italia abbiamo il problema di dover sempre confezionare mentre, ad esempio, in Germania basta il bollino sulle mele per dividere il biologico dal convenzionale. Questa, quindi, è la soluzione ideale. Qualche anno fa abbiamo cambiato la carta dei vassoi utilizzando quella prodotta in carta erba: ora abbiamo trovato questa soluzione, senza film plastico, che il mercato ha già accolto molto positivamente sia all’estero che in Italia».

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