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Aziende

Vog: “Ecco la strategia della casa delle mele”

Quattro i pilastri su cui il Consorzio fonderà il futuro: sostenibilità, origine, competenza, prodotti e marchi

E’ stato Georg Kössler, presidente di Vog, a introdurre oggi, durante un momento dedicato alla stampa e agli operatori del settore, la visione del Consorzio per i prossimi anni. Visione che prende il nome di home of apples, la casa delle mele.

“Con la nuova strategia guardiamo al futuro tenendo fede ai capisaldi che ci hanno guidato dal 1945 a oggi, e cioè cooperazione e fiducia – ha esordito – Il nostro obiettivo rimane quello di trovare le migliori soluzioni per i produttori e i consumatori”.

Il mercato cambia

“Il mercato cambia e anche il Consorzio deve restaurarsi – ha proseguito il direttore generale di Vog, Walter Pardatscher – Sostenibilità e category management sono i temi che devono essere affrontati, nel dna di Vog c’è la necessità di essere sempre innovativi. Con 550mila tonnellate di mele e la presenza in 75 mercati internazionali, Vog è un punto di riferimento per il settore. Grazie a home of apples mettiamo a sistema il nostro modo di lavorare e sottolineiamo questo importante posizionamento sul mercato in un progetto che include tutta la nostra filiera”. 

L’architettura della casa delle mele

Sono quattro gli elementi portanti della casa delle mele: origine, sostenibilità, conoscenza e prodotti e marchi. Quanto al primo, il territorio gioca un ruolo centrale nella leadership dell’Alto Adige in qualità di produttore di mele: “Il nostro territorio – ha spiegato il direttore – presenta un microclima unico ed è pertanto il luogo ideale in cui coltivare mele”.

I frutteti a diverse altitudini danno luogo a produzioni diversificate: “Qui il sole splende sempre, 300 giorni all’anno – ha precisato – Da 200 a mille metri di altitudine, nei nostri areali ogni varietà trova il clima giusto”.

La competenza in numeri

Il secondo elemento della nuova strategia è la competenza, l’expertise. Che detta con i numeri, significa 4.600 produttori riuniti in 12 cooperative: “Più di 10mila mani lavorano ogni giorno per portare le migliori mele dal campo alla tavola dei consumatori di tutto il mondo – ha riferito il responsabile vendite di Vog Klaus Hölzl – Mani in cui si fonde il sapere delle generazioni passate con l’aggiornamento e le nuove tecniche”.  

Sostenibilità in tre direzioni

Terzo pilastro che sorregge la casa delle mele è la sostenibilità intesa nella sua accezione più ampia, ambientale, sociale ed economica. A parlarne è stata la responsabile qualità Kathrin Pirchstaller: “Il nostro compito è preservare le nostre risorse per le generazioni future, occorre garantire la produttività e il valore delle coltivazioni. Ecco perché, insieme ad altri membri della melicoltura altoatesina, abbiamo creato il progetto sustainapple con il quale, oltre a promuovere l’impiego di pratiche a basso impatto ambientale, ci avvaliamo di innovazione e tecnologie all’avanguardia per garantire il benessere della filiera anche in futuro”. 

Un’offerta diversificata 12 mesi all’anno

Infine, il quarto pilastro, i prodotti e i marchi che fanno parte di Vog, tra cui figurano Marlene, Pink Lady, Kanzi, envy, yello, Jazz, SweeTango, RedPop, Giga e Cosmic Crisp, ossia un assortimento in grado di offrire la varietà giusta, per ogni esigenza, per 12 mesi all’anno.  

Un’offerta che si completa con la gamma bio, la quale viene proposta a 40 Paesi e per la quale l’obiettivo del Consorzio è l’ampliamento.

“Di fronte a mercati diversificati e con differenti esigenze il nostro Consorzio ha saputo sviluppare, con lungimiranza, una programmazione varietale che ci permette di essere fra i category leader delle mele – ha concluso Hannes Tauber, marketing manager di Vog – La nostra produzione rappresenta il 32% di quella italiana, il 6% di quella europea. Nella nostra casa ci sarà quindi sempre la certezza di trovare la mela giusta”. 

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