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Se la verdura ha il sapore della carne: arriva il Beyond Mince

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Autore Redazione

Grazie alla piattaforma distributiva Bmfood Italia, il prodotto dell’azienda californiana è arrivato a Milano e sarà presto anche nella Gdo

L’Italia è il primo paese europeo a poter assaggiare il Beyond Mince, il macinato vegetale progettato per avere il gusto, la consistenza e la versatilità tipici della carne macinata. Lo speciale prodotto ha fatto il suo debutto a Milano, da Coccole di Gusto, grazie alla piattaforma distributiva Bmfood Italia, che lo porterà nei prossimi giorni anche a Roma e, a metà agosto, in alcuni supermercati della grande distribuzione.

“Beyond Mince – spiega una nota di Bmfood – è una delle ultime innovazioni di Beyond Meat, l’azienda californiana di Beyond Burger, il rivoluzionario burger nato con la missione di creare un’alternativa vegetale alla carne che portasse un beneficio alla salute umana, ai cambiamenti climatici e alla conservazione delle risorse naturali e degli animali. Valori condivisi anche dai suoi investitori e ambasciatori, tra cui si annoverano Kyrie Irving, Leonardo Di Caprio, Shaquille O’Neal, Bill Gates e molti altri. Con il 25% in meno di grassi saturi rispetto al manzo (meno di 6 grammi per porzione), il macinato vegetale garantisce però lo stesso sapore e la stessa texture, grazie all’utilizzo di ingredienti come piselli e proteine del riso, che lo rendono una fonte proteica completa (15 grammi di proteine per 100 di alimento), ma con il vantaggio di essere ogm free, oltre a non contenere soia, glutine e colesterolo. In vendita nel pratico formato da 300 grammi, è ideale per essere utilizzato in qualsiasi ricetta al posto della carne macinata, come in polpette, in ripieni per tortellini e nel classico ragù alla bolognese, per citarne solo alcune.

La carne macinata è a oggi il più grande segmento nella categoria delle carni bovine e dovrebbe raggiungere i 383,5 miliardi di dollari entro il 2025, secondo i dati del Global ground beef market report 2020. Ridurre la sua produzione, fornendo alternative altrettanto valide per il consumatore, significa spostare i consumi per limitare l’impatto in termini ambientali con un risparmio del 93% di terra utilizzata, del 99% di acqua e un abbattimento delle emissioni di gas serra del 90% rispetto alla produzione di carne bovina”.

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