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Retail

Mascherine Lidl a sostegno del tessile italiano

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Autore Redazione

In tutti i pdv dell’insegna le mascherine 100% made in Italy, con tre strati di tessuto non tessuto, al prezzo di 9,99 euro

Lidl Italia, catena di supermercati con oltre 650 punti di vendita su tutto il territorio nazionale, aderisce al piano di Confindustria moda, Cna Federmoda e Sportello amianto nazionale per il supporto della filiera del tessile-moda, uno dei settori più colpiti dall’emergenza coronavirus con perdite di fatturato stimate tra i 7 e i 9 miliardi di euro.

Dal 18 maggio, infatti, sono disponibili in tutti i punti di vendita dell’insegna le mascherine filtranti ad uso della collettività, 100% Made in Italy, con tre strati di tessuto non tessuto (Tnt), al prezzo di 9,99 euro la confezione da 10 pezzi.
Un’iniziativa che ha messo a sistema importanti attori dell’economia del Paese e che si è concretizzata grazie al piano denominato “Riconversione industriale nazionale emergenza Covid” realizzato con l’obiettivo di raccogliere candidature di aziende operanti nel tessile-moda in grado di riconvertire la propria produzione in quella di mascherine, fondamentali in questo periodo di emergenza economico-sanitaria.

Massimiliano Silvestri, presidente di Lidl Italia, ha commentato: “Siamo orgogliosi di poter aderire a un progetto di così grande valore, che ci permette di sostenere uno dei comparti più colpiti dall’emergenza coronavirus. Questa partecipazione si inserisce all’interno di un più ampio piano aziendale a sostegno dell’economica del Paese, denominato “Lidl per l’Italia”. Un programma che comprende la valorizzazione della filiera agroalimentare italiana, anche grazie all’export di prodotti locali nei Paesi europei e del mondo in cui siamo presenti, la continua creazione di posti di lavoro sul territorio e gli investimenti immobiliari nella nostra rete vendita”.

Dal momento del suo annuncio, il progetto di industria manifatturiera etica denominatoItalia PER Italia” (www.italiaperitalia.it) ha raccolto l’adesione di oltre 400 aziende anche grazie al coordinamento di PwC Italia che, insieme alle realtà associative, ha contribuito ad armonizzare le norme e le indicazioni dello Stato con le dinamiche di questa nuova dimensione industriale.

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