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Trend e Mercati

Vola la “Dopeconomy”: 16,2 miliardi e +6% nel 2019

Dop e Igp

Ottime performance dell’ortofrutta certificata (324 milioni) e dell’export. Tutti i dati del XVII Rapporto Ismea-Qualivita

Che parlino i numeri: oltre 7 i miliardi di euro alla produzione dei prodotti italiani Dop e Igp, export più che triplicato dal 2008, tanto da oltrepassare quota 9 miliardi di euro (+2,5% sul 2018). Il valore alla produzione delle oltre 800 indicazioni geografiche per la prima volta supera i 16,2 miliardi di euro (+6,0% in un anno) grazie al lavoro di più di 180 mila operatori e l’impegno dei 285 Consorzi di tutela. Sono questi i numeri descritti dal XVII Rapporto Ismea-Qualivita il quale, causa coronavirus, non è stato oggetto dell’abituale convegno di presentazione programmato per ieri, 4 marzo. In ogni caso, grazie ai numeri, è possibile confermare un’ulteriore crescita per le produzioni Dop e Igp, crescita che si inserisce nel trend positivo degli ultimi dieci anni: quella che è stata ribattezzata la “DopEconomy” si conferma il driver indiscusso dei distretti agroalimentari italiani.

Ortofrutta: crescono a doppia cifra le Dop e Igp, mele penalizzate dal clima

Entrando nel merito, buone nuove anche per quasi tutte le produzioni ortofrutticole certificate, ossia una produzione di oltre 380mila tonnellate per un valore all’origine di 324 milioni di euro (+8,0% su base annua) e di 714 milioni al consumo (-17%), che vede impegnati poco più di 20 mila operatori (20060, per esser precisi). Va detto, però, che i risultati sono condizionati dalla severa flessione, dovuta al clima, del raccolto delle mele nell’arco alpino. In ogni caso, cresce a doppia cifra il valore alla produzione e al consumo per quasi tutte le principali produzioni Ig: in crescita la frutta in guscio con la Nocciola del Piemonte Igp e il Pistacchio Verde di Bronte Dop, positivo il trend per il Melone Mantovano Igp. Quanto all’export, il valore è pari a 223 milioni di euro, tra i prodotti più esportati spiccano la Mela Alto Adige Igp, la Mela Val di Non Dop, l’Arancia Rossa di Sicilia Igp e la Melannurca Campana Igp. A livello provinciale, Bolzano guida la classifica, seguita a distanza da Trento, Cuneo, Catania e Siracusa.

Bellanova: Dop e Igp strategiche

“I prodotti Dop e Igp sono un elemento strategico per la competitività e il posizionamento globale del made in Italy – ha commentato Teresa Bellanova, ministra delle Politiche agricole, alimentari e forestali – . L’Italia conferma la sua leadership europea nei prodotti di qualità certificata e cresce un forte valore sottolineato dal Rapporto 2019 Ismea-Qualivita con dati significativi e istruttivi, perché certificano il peso di Dop e Igp nell’economia agricola italiana, il ruolo strategico nel posizionamento globale e nella competitività del nostro made in Italy”. 

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