Da oggi e fino a giovedì 25 ottobre – con un cambio di giornate e orari che lascia ben sperare in una tre giorni ricca di appuntamenti fino all’ultimo momento – Madrid diventerà capitale dell’ortofrutta a livello internazionale. Sono numeri sempre più importanti quelli che contraddistinguono Fruit Attraction – 1700 espositori, 50mila metri quadri di superficie espositiva, 70mila visitatori professionisti da 120 paesi – ancora lontani rispetto alla corazzata tedesca di Fruit Logistica, ma in costante crescita e che hanno fatto diventare la capitale spagnola un appuntamento sempre più imprescindibile per moltissimi operatori del settore.
A partire da quelli italiani che anche quest’anno saranno presenti in un buon numero, 127, quattordici in più rispetto all’anno scorso: “a testimonianza della forte vocazione all’export delle nostre imprese, sempre alla ricerca di nuovi mercati” afferma Marco Salvi, presidente di Fruitimprese. L’associazione degli esportatori/importatori di ortofrutta italiani, che conta su circa 300 soci aderenti, sarà presente a Madrid all’interno della collettiva organizzata appunto dall’ICE.
“Fruit Attraction continua a crescere – continua Salvi – ed è collocata in un momento della stagione in cui si possono chiudere i programmi delle campagne invernali”. Secondo il presidente di Fruitimprese: “il comparto agroalimentare è uno delle locomotive che trainano la ripresa economica nel nostro Paese e l’ortofrutta gioca un ruolo strategico come seconda voce del nostro export agroalimentare dopo il vino”. Sul fronte dell’export, i dati, per ora, dopo il record fatto segnare dall’ortofrutta fresca lo scorso anno con 5 miliardi di euro, tengono anche quest’anno ma secondo Salvi: “abbiamo la necessità di crescere ancora perché il nostro settore ha un impatto economico e sociale importante, soprattutto per i livelli occupazionali che garantisce”.