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Ingrosso

Dai mercati: prezzi dimezzati per ortaggi e insalate

In calo ma restano sostenuti i prezzi dei pomodori. Primi carciofi e fragole veronesi

In dieci giorni si sono quasi dimezzati i prezzi di tante varietà di insalata e di ortaggi come le zucchine. Si tengono sostenuti i pomodori e i peperoni. Sono arrivati con buone quotazioni i carciofi da Puglia e Sardegna. Sul versante frutta il mite autunno permette ancora il consumo delle pesche tardive, stenta l’inizio degli agrumi mentre l’uva vede prezzi bassi per il prodotto standard spesso sotto l’euro mentre si vendono bene le  nuove varietà apirene che arrivano a 2,50 euro il kg. C’è richiesta di mercato. Intanto si vedono i primi kiwi italiani con la varietà precoce.

A Verona le zucchine calano da 2 a 1 euro in dieci giorni

Al mercato veneto Andrea Bonizzi agronomo e responsabile qualità e listino prezzi disegna la mappa delle dinamiche di mercato. “I prezzi sono al ribasso, dopo un periodo con valori fermi  ortaggi e insalate stanno iniziando a scendere anche perché la domanda non è alta. A Verona si sovrappongono le produzioni locali, seppure siamo alla fine, con  l’inizio di  quelle meridionali”.

Un esempio concreto?  “Le zucchine scure con calibro 14/21 dieci giorni fa erano quotate sui 2 euro e sono passate a 1 euro. Il prezzo si è dimezzato”. Vediamo gli altri prodotti: “Le melanzane tonde  in calo da 1,60  a 1,10  euro il kg, l’origine Sicilia quota un po’ di più perché più fresca e arriva a 1,50 euro il kg. I peperoni sono stabili con  il locale a 1,60 mentre l’ Olanda oscilla sui 2,5/3 euro”. I pomodori? “Si registra un leggero calo ma tengono il prezzo: grappolo a 1,60 euro, datterino 3,50 e ciliegino 2,50. I cetrioli locali sono calati a 0,70 euro mentre l’origine siciliana arriva a 1,10”.

Carciofi pugliesi a 0,70 e prime fragole veronesi dai 2 agli 8 euro

Inizia la stagione dei carciofi. A Verona il violetto pugliese quota  0,70/0,80 euro a capolino.  Capitolo insalate: “Sono in calo dai 2 euro a 1 euro per la Gentile. La Iceberg  a fine produzione in Olanda e Germania, ma tra un po’ inizia la Spagna,  mantiene un prezzo sostenuto da 1,80/2 euro. Calato anche  i cavolfiore coronato bianco a 1,50, con foglia si scende a 120. Infine i  finocchi  sono passati da 1,50 a 1,20 euro il kg”. E’ tempo di fragole veronesi autunnali che quotano da 2 a 8 euro il kg. Una partenza a rilento e con un’ampia forbice di prezzo in base alla qualità.

A Bergamo male le uve, ma non la fascia premium

Nella città lombarda il polso della situazione è di Carlo Garletti, presidente Fedagro Bergamo e imprenditore della Garletti, che dipinge  il quadro dei consumi: “In questo momento le famiglie hanno altre priorità rispetto all’alimentare. Si è acutizzato il fenomeno delle spese fuori budget”.

Vediamo i prodotti con le uve.  “Con le apirene e la qualità si spuntano prezzi interessanti nonostante l’offerta importante dovuta alla sovrapproduzione. Con la standard i  mercati sono intasati, c’è tanto prodotto della fascia bassa ma varietà come  Autumn Crisp  si vendono e con prezzi interessanti. La fascia premium è quella che soffre meno e quota sopra i 2,50 euro mentre quella bassa può partire da 0,70 euro il kg”.

Qui ortaggi ancora a prezzi alti, agrumi a passo ridotto

Gli  agrumi? “Stanno iniziando a rilento  perché il clima è ancora estivo nelle zone di produzione e la maturazione lenta. I prezzi qui sono alti  quando la qualità è buona. Il clima non aiuta i consumi, persiste quelle delle pesche tardive,  c’è  sempre richiesta anche se non c’è tanto prodotto”.

Gli ortaggi? “Sono il nervo scoperto, stanno calando le zucchine ma in genere   i prezzi restano alti.  Si stanno assestando i prezzi  dei  pomodori, ma resta tensione. Anche il prodotto marocchino, l’insalataro,  quota sopra l’euro”. In prodotto autunnale come le castagne? “C’è scarsa produzione, manca prodotto ma sul mercato non si vede un andamento  sostenuto, quotano 4,5 euro anche con calibro grosso”.

I prezzi di clementine e limoni da Sicilia e Spagna

Ancora Spagna sui mercati italiani con le clementine della varietà Clemenruby, alla rinfusa con foglie quota così: Bologna (1,50/2,20), Firenze (1,80/2,50), Verona (1,40/2,10), Rimini (2,60/3), Padova (1,70/2,40), Milano (1,80/2,20 euro).  In Sardegna c’è prodotto sardo a 2 euro. Sulle arance c’è prevalenza di prodotto Sudafricano, anche egiziano e spagnolo e in media la quotazione tocca 1,30 euro il kg con punte fino a 1,5o euro.

Passiamo ai limoni dove è presente il primofiore spagnolo: Bologna (1,30/1,50), Firenze ( Spagna 1,50/1,70: Sicilia 1,80/2 euro), Padova (Spagna 1/1,15; Sicilia 1,60/1,80). Poi Milano (Spagna 1,70/1,80), Torino (Spagna 1,50/1,70; Sicilia 1,80/2). Il primofiore siciliano a Napoli (1,90), Torino (1,70), Genova (1,90), Cesena (2 euro), Bolzano (2,10), Padova (1,60).Il Verdello siciliano a Siracusa quota 0,80/1,20 euro il kg per il calibro 58/53. Chiudiamo con l’Eureka sudafricano e argentino: a Bologna (Argentina 1,20/1,40), a Cagliari (Argentina 1,60/2,20), Milano (Argentina 1,20/1,30), Padova (Argentina 1/1,20; Sudafrica 1,10/1,20), Piacenza (Argentina 1,40/2 euro; Sudafrica 1,50/1,90 euro).

I carciofi sardi e pugliesi nei mercati  da 0,50 a 1,20

Nel mercato sardo  il Tema isolano  si vende a 0,75 euro il capolino, c’è anche il prodotto siciliano che raggiunge 1 euro. Il carciofo sardo al mercato di Firenze tocca invece 1,10 euro.  Vediamo le quotazioni del violetto pugliese: Roma (0,75), Firenze (0,80); Padova (0,83), Cesena (0,50). Infine l’Opal a Roma si vende a 1,20 euro.

I prezzi di pere e cachi, susine e pesche

A Bologna i cachi emiliano-romagnoli vanno da 1,30 a 180 euro il kg. Stessa origine a Firenze (1,20/2,50), Milano (1,80/2,50). Il Parsimon spagnolo con le quotazioni a Bergamo (2,70), Bologna (2,30), Milano (2,30), Roma (2,30). Le pere Abate calibro 70/75 a Rimini (2,10), Piacenza (2), Genova (1,90), Bologna (2,40), Milano 82,30). La varietà decana comizio a Bologna (Olanda 1,70), Firenze (Olanda 1,60; Emilia-Romagna 2,70), Roma (2,30 euro). Le susine Angeleno: Cesena (1,20), Bergamo (1,20) e Treviso (1,45). Le pesche tardive arrivano da Spagna e sono sugli 1,80 euro il kg, l’origine Sicilia un po’ meno.

Le melagrane da 1,30 a 2 euro e castagne sui 3/4 euro il kg

E’ tempo di melagrane, vediamo le quotazioni nei mercati: Bologna (2), Firenze (1,80), Genova (1,30), Milano (2), Torino (1,30). Passiamo alle castagne con il calibro 50/55 che vede queste quotazioni: Cesena (3,40), Genova (3.15), Bergamo (4), Torino (3.15), Bologna (4), Roma (4,30). Diverse le quotazioni dei marroni, sempre calibro 50/55: Genova (4,25), Firenze (5,50), Torino (4,30). Bologna (7 euro).

Kiwi da Nuova Zelanda e Grecia

Al mercato di Verona ci sono poche quantità di kiwi nazionale precoce. Nei mercati c’è prodotto greco con varietà Hayward, vediamo i prezzi sulla pezzatura 110/120 grammi: Padova (2,10), Napoli (1,80), Roma (2), Reggio Emilia (2,50), Milano (1,70),Bologna (2). A Piacenza il Zespri origine Cile quota 4 euro. Il 120/130 grammi Zespri dalla Nuova Zelanda: Firenze (3,60); Roma (3,60), Cagliari (3,90).

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