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In Sardegna aspettano ancora i ristori siccità 2017

Coldiretti attacca duramente la Regione perché si rischia di perdere i finanziamenti

Gli agricoltori sardi coltivano frutta, verdura e pazienza. Sono cinque anni, parliamo del 2017, che attendono i ristori per i danni della siccità. Tutti da accreditare anche i 20 milioni promessi a febbraio 2022 per il rincaro  delle materie prime. Sul banco degli imputati questa volta Coldiretti ha fatto salire la Regione Sardegna. Colpevole, secondo l’associazione degli imprenditori agricoli, di un lentissimo  passo da lumaca nel pagamento dei fondi promessi per limitare i danni climatici e geopolitici subiti dal settore agricolo isolano.

Coldiretti: “Abbandonati e dimenticati dalla Regione”

L’associazione ricorda che il settore ortofrutticolo sardo rappresenta il 25 per cento della produzione lorda vendibile regionale e si toglie i guanti il presidente di Coldiretti Cagliari Giorgio Demurtas: “Agricoltori di serie B.  La vergognosa storia della siccità del 2017 ancora da chiudere grida vendetta, cosi come i venti milioni per il caro materie prime di febbraio visto che al momento non si è andati oltre le parole”.

Eppure, ricordano gli imprenditori sardi, “la siccità del 2017 è già nelle tasche dei pastori dai primi mesi del 2018″. Una pratica chiusa  quattro anni e mezzo, ma ancora un “miraggio per tutti gli altri settori”.  Ma non è finita qui per gli agricoltori: “Addirittura hanno subìto anche l’onta di perdere l’intervento comunitario facendo scadere i termini, per meri motivi burocratici e di mala amministrazione”.  Vediamo i regolamenti citati ovvero il comma 4 dell’articolo 25 del Regolamento U.E. 702/2004: “i regimi di aiuto sono introdotti entro tre anni dalla data del verificarsi dell’avversità atmosferica assimilabile a una calamità naturale. Gli aiuti sono versati entro quattro anni a decorrere da tale data”. Insomma  il sostegno si è volatilizzato.  Le parole sono grosse: “Uno scandalo colossale perdere questi diritti per eventi calamitosi come la siccità del 2017 che ha causato perdite importanti per le aziende”.

L’associazione: “Zero euro per il rincaro delle materie prime”

E’ lungo l’elenco delle rivendicazioni.  “Siamo all’oscuro di tutto – evidenzia il direttore di Coldiretti Cagliari Luca Saba -. È da più di un anno che chiediamo un report dettagliato delle pratiche liquidate, istruite, ancora da istruire e non liquidate e che strada percorreranno”. L’attacco di Coldiretti continua: “Se sbagliare è umano, perseverare è diabolico. Ad oggi il settore ortofrutticolo e cerealicolo non hanno non solo ricevuto ma neppure visto su carta la formalizzazione di un intervento per il caro prezzi come avvenuto a febbraio per quello zootecnico. Al momento solo la promessa di un intervento di 20 milioni”.

Luca Saba: “Situazione  imbarazzante”

Saba chiude con parole amare: “ Diventa anche imbarazzante davanti ai nostri soci parlare di calamità naturale o altri interventi quando sono ancora in attesa di quello di cinque anni fa. È quello che abbiamo provato anche mercoledì a Sestu quando abbiamo incontrato gli agricoltori che hanno perso serre e prodotti a causa della grandinata e tromba d’aria di inizio agosto”.

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