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Ciliegie. In Spagna calo della produzione e ritardi

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Autore Redazione

Drastica riduzione dei volumi di ciliegie tra Valencia e Alicante, ritardo di 20 giorni in Estremadura. Le cause, come in molti areali italiani, l’assenza di freddo invernale e le piogge delle scorse settimane.

Se in Italia i produttori di ciliegie non sono certamente al settimo cielo, anche in Spagna quest’anno la campagna delle ciliegie si preannuncia fortemente deficitaria in termini di volumi. E le motivazioni sono un po’ le stesse che hanno flagellato questa coltura anche nel nostro paese, soprattutto nell’areale più importante in termini di volumi, vale a dire quello pugliese.

Assenza del freddo in inverno che ha portato ad una scarsa produzione, e poi le piogge, proprio nel momento di maturazione dei frutti, che soprattutto sulle varietà precoci hanno provocato danni molto ingenti. Questo il quadro che si può, in linea di massima, applicare anche in Spagna, dove il calo stimato sulle varietà precoci in alcune zone assume percentuali da vera e propria ecatombre.

Tra Alicante e Valencia, dove si trova la denominazione di origine “Cerezas Montaña de Alicante” la produzione, secondo quanto riporta il quotidiano locale “Informacion”, è stimata intorno ai 4 milioni di chili, pari ad almeno il 50% in meno rispetto allo scorso anno a causa della mancanza di freddo invernale e delle piogge delle scorse settimane che hanno rovinato la buccia delle ciliege rovinandola irrimediabilmente.

Nella Valle del Jerte in Estremadura, più che il calo produttivo, che i produttori sperano di colmare raggiungendo volumi simili a quelli della passata stagione, vale a dire intorno ai 17 milioni di chilogrammi, a caratterizzare la stagione è il notevole ritardo della raccolta, che inizierà tra pochi giorni, intorno al 20 maggio, rispetto all’anno scorso quando le prime ciliegie furono staccate a inizio mese. Come riporta il quotidiano elPeriódico Extremadura, le cause del ritardo sono dovute alle piogge che hanno funestato la zona la scorsa settimana. La raccolta, poi, quando la pioggia termina, può comunque partire solo 5 o 6 giorni dopo. Qui la prima varietà ad essere raccolta, all’interno della denominazione di origine “Cereza del Jerte” è quella precoce Navalinda.

Fonte news: www.elperiodicoextremadura.com | www.diarioinformacion.com

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