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Frutta secca, l’export continua a volare

frutta secca

Continuano ad arrivare notizie positive per il comparto della frutta secca. Secondo dati Istat, elaborati da Fruitimprese, l’export ha fatto segnare tra gennaio e ottobre 2016 compreso un + 12% in volumi rispetto all’anno precedente e un + 8,1% in valore. Nello specifico, tra gennaio e ottobre 2016 sono state esportate 58.187 tonnellate di frutta secca, rispetto alle 51.941 tonnellate dell’analogo periodo 2015. In termini di fatturato, si è passati dai 367,3 milioni di euro di gennaio – ottobre 2015 ai 397,2 milioni di euro del gennaio – ottobre 2016.

Per quanto riguarda l’import, nel periodo considerato i quantitativi sono aumentati del 13%, passando da 147.278 a 166.366 tonnellate. Allo stesso tempo, il valore ha subito una flessione del – 5%, portandosi da 992,5 a 942,84 milioni di euro.

Dando uno sguardo agli altri generi ortofrutticoli, tra gennaio e ottobre 2016, rispetto allo stesso periodo dell’anno prima, tutte le voci fanno registrare dati in positivo per l’export in termini di valore, mentre a livello di quantitativi cala soltanto la frutta tropicale. Legumi e ortaggi crescono infatti del 16,7% in quantitativi e del 6% in valore, gli agrumi del 17,7% in quantitativi e del 29,7% in valore, la frutta fresca del 2% in quantitativi e dell’1,1% in valore, la frutta tropicale segna un – 10,5% in quantitativi e un + 18,6% in valore.

Per quanto concerne le importazioni, la situazione è esattamente l’opposto: i soli segni in positivo sono quelli della frutta tropicale, con un + 3,8% in quantitativi e un + 4,2% in valore. Legumi e ortaggi segnano infatti un – 4,8% in quantitativi e un – 2,8% in valore, gli agrumi un – 26,2% in quantitativi e un – 7,6% in valore, la frutta fresca un – 7,9% in quantitativi e un – 5,5% in valore.

 

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