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Focus del mese Myfruit

La Grande Bellezza Italiana: “C’è del premium a scaffale”

Le riflessioni di Leonardo Odorizzi dopo gli stimoli di Coop, Conad e Magazzini Gabrielli al webinar di myfruit

Le aziende socie de La Grande Bellezza Italiana credono nell’eccellenza da sempre, per questo motivo – e per valorizzare al meglio le produzioni – quattro anni fa hanno deciso di costituire la prima rete di impresa attiva nel settore ortofrutticolo.

Le aziende Bergonzoni Frutta, Coofrutta, Joinfruit, Odorizzi, Op Geofur, Perusi conducono 1.500 ettari di terreni tra Veneto, Piemonte, Emilia Romagna e Puglia in una ottica premium che prende in considerazione cinque punti, illustrati a myfruit.it da Leonardo Odorizzi, uno dei soci fondatori della rete.

“Partiamo dalla selezione degli areali più vocati per garantire gusto, elevati standard qualitativi e che siano espressione di clima e territorio tipici – racconta Odorizzi – in secondo luogo, le fasi di raccolta, controllo e distribuzione vengono condotte grazie a una precisa organizzazione che il modello di rete ha permesso di sviluppare lungo tutta la penisola; la garanzia del servizio alla grande distribuzione organizzata passa per i nostri 17 magazzini dislocati vicino alle zone di produzione. Magazzini nei quali il confezionamento e la spedizione si svolgono entro le 24 ore dalla raccolta”.

“I processi di selezione e lavorazione, invece, mirano a mantenere standard elevati e costanti  durante tutto il periodo di distribuzione. Infine, la valorizzazione del prodotto segue due strade, nel punto di vendita e mediante la nostra comunicazione social. L’obiettivo è informare il consumatore circa le caratteristiche del prodotto, la sua origine, la stagionalità per un consumo ottimale e soddisfacente”.

Le richieste della Gdo

“Al webinar di myfruit su come diventare premium price – aggiunge l’imprenditore – abbiamo molto apprezzato gli input di Claudio Mazzini di Coop Italia che da anni sprona la filiera a migliorarsi e a produrre ciò che si vende e non vendere cio che si produce. Sono molte le produzioni di pregio nel nostro Paese, ma spesso faticano a essere valorizzate e riconosciute sul mercato perché per servire la grande distribuzione organizzata bisogna essere sempre più organizzati e specializzati. Riprendendo Mazzini, la frutta deve essere prima di tutto buona, ma serve chi la porta sui banchi“.

Per Odorizzi, altri spunti interessanti sono arrivati da Daniele Furlani di Conad e da Gregorio Martelli di Magazzini Gabrielli: “Furlani che esalta il tema dell’italianità e l’uso della marca per rendere riconoscibili i prodotti premium lascia ai nostri produttori uno spiraglio di speranza e una direzione da seguire per trovare la strada del successo – dice – Anche l’accento posto da Martelli sul tema del territorio ci conferma la  correttezza del nostro lavoro per garantire il giusto assortimento a consumatori sempre piu informati ed esigenti. Non dimentichiamo che l’Italia è leader europeo per numero di denominazioni agroalimentari riconosciute con i marchi di qualità a Indicazione geografica (Ig)”.

Qualità, servizio e prezzo fisso

“Le nostre esperienze trovano pieno riscontro in quanto affermano i manager della Gdo. Da quattro anni distribuiamo l’uva in conchiglia da 750 grammi a marchio La Grande Bellezza Italiana. Oltre al prodotto di elevata qualità e al servizio dato dall’innovativa confezione, abbiamo aggiunto il tema del prezzo fisso. A parità di prodotto, infatti, anche nel caso del premium il prezzo fisso vende di più. In queste settimane di forte tensione dovuta all’aumento dei costi energetici (costi che secondo Ismea portano a contrazioni degli acquisti del 9%, ndr)- conclude Leonardo Odorizzi – la linea premium a prezzo fisso ha visto aumentare la rotazione a parità di punti di vendita“.

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