Fragole, frutta e piante sulle stazioni spaziali per dare agli astronauti conforto, cibo sano e i benefici psicologici. Il progetto chiamato Bioregenerative Life Support Systems, potrebbe diventare presto realtà a giudicare dall’impegno della Nasa. Gli scienziati del Kennedy Space Center in Florida stanno studiando quali piante sono più indicate per sopravvivere alla particolari condizioni a cui sarebbero sottoposte. Soprattutto gli esperimenti sono condotti, come si legge sul sito della Nasa, su peperoni, pomodori e alcune varietà di fragole provenienti da diverse regioni del mondo.
Quando gli astronauti lasciano la terra e finiscono a milioni di miglia dalla Terra ogni cosa possa loro ricordare casa ha un sano effetto psicologico. Avere qualche ora o minuto per sedersi vicino a una pianta e respirarne l’odore, porterebbe grandi benefici agli uomini che soggiornano nella Stazione spaziale internazionale. Questo senza contare gli effetti benefici sull’alimentazione degli uomini che oggi sono costretti a nutririsi quasi esclusivamente di cibo preconfezionato.
Nel centro di Miami vengono coltivati sotto controllo diverse specie di frutta e verdura, soprattutto fragole, che dovrebbero essere destinati allo spazio. I problemi affrontati riguardano l’assenza di gravità, il riciclo dei fattori nutritivi e l’impollinazione, visto che non ci sono api sulla stazione spaziale. Per ovviare alla scarsità di luce sono state selezionate varietà di fragole “a giorno corto”.
Fragole NASA nello spazio
Un progetto dell’agenzia spaziale Usa per coltivare frutta e verdura nel cosmo
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