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Come cambiano i consumi degli italiani

In aumento le vendite di frutta e verdura secondo uno studio di Confcommercio

Secondo un?analisi realizzata dal centro studi di Confcommercio l?estate di quest?anno ha fatto registrare aumenti nei consumi degli italiani su acqua minerale (+15%) e bibite in generale (+10%); su frutta fresca e gelati (+8%), verdure e ortaggi freschi (+5%).

Analizzando la composizione della spesa alimentare nelle diverse aree del Paese si riscontra un rallentamento della spesa per i prodotti ritenuti meno salutari, a fronte di una crescita del consumo di pesce, frutta e ortaggi e bevande, e si evidenziano alcune differenze, anche sensibili, dal lato delle abitudini delle famiglie.
Diversità che in molti casi sono da imputarsi a tradizioni alimentari ben radicate e che, nonostante anche in questo campo stia avvenendo una omologazione, stentano ad annullarsi.
Significativo in questo senso appare il caso del pesce, per il quale, pur in un contesto di generalizzato aumento sul territorio, la spesa sostenuta mediamente dalle famiglie del meridione è di quasi il 25% superiore rispetto alla media italiana e di quasi il 60% nei confronti di quella del Nord.
Tale situazione non sembra imputabile ad un effetto sostituzione nei confronti della carne, in quanto il Sud e le isole sono l’unica area dove l’incidenza della spesa per questo capitolo ha mostrato un aumento negli ultimi anni, risultando nel 2000 del 6% più elevata rispetto alla media nazionale.
Presumibilmente il più elevato consumo di questi prodotti nel Mezzogiorno è da ricondursi, oltre che ad un numero di componenti la famiglia più elevato, anche alla minore abitudine a consumare il pasto principale fuori casa.
Relativamente alla carne si sottolinea, inoltre, come la significativa tendenza alla riduzione della spesa tra il 1997 ed il 2000 nel Nord e nel Centro non possa essere riconducibile ad un drastico ridimensionamento degli ultimi mesi del 2000 collegato all’insorgere di casi di BSE, in quanto la tendenza a ridurre la spesa, e presumibilmente i quantitativi consumati, era già evidente nel ’99.

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