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04 dicembre 2025

Tea, arriva l'accordo Ue

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La scorsa notte è arrivata l'intesa politica sul dossier comunitario relativo alle New Genomic Techniques-Ngt alias Tecniche di Evoluzione Assistita-Tea Il testo dovrà ora essere formalmente confermato con un voto dal Parlamento e dal Consiglio ma l’accordo politico raggiunto apre di fatto la strada a una piena adozione.

L'accordo e le ricadute

La decisione consente di procedere ora verso una normativa chiara che distingue le piante Tea in due categorie: quelle assimilabili alla selezione naturale e quelle soggette a norme più stringenti. Le nuove tecniche genomiche non hanno nulla a che fare con i vecchi Ogm transgenici, ma permettono di riprodurre in modo mirato i meccanismi della selezione naturale per rispondere alle crescenti sfide ambientali e produttive.

Nel dettaglio le Ngt di categoria 1, essendo di fatto riconosciute come varietà convenzionali, saranno etichettate fino al livello della semente. Sul fronte dei brevetti, il Parlamento ha rinunciato al divieto totale, concordando invece un sistema di tutela volontaria per gli agricoltori e l’adozione di un codice di condotta per le aziende sementiere, con una valutazione futura dell’impatto del regime brevettuale sull’accesso.

Per quanto riguarda la sostenibilità, lo sviluppo delle Ngt1 sarà vincolato a criteri definiti in una lista negativa di esclusione: caratteri che conferiscono tolleranza agli erbicidi o la produzione di fitotossine insetticide saranno riclassificati come Ngt2 e soggetti alle norme sugli Ogm.

Una giornata storica, che porta la scienza a compiere un passo avanti e fa avanzare anche la collaborazione e l’alleanza tra mondo della ricerca e agricoltori coltivatori, nata grazie al dialogo tra la comunità scientifica e un’organizzazione come la Coldiretti. Insieme si riesce a far comprendere il valore dell’innovazione in agricoltura” commenta Mario Pezzotti, professore di Genetica agraria dell’Università studi di Verona che ha guidato il team che ha curato il primo vigneto sperimentale usando le tecniche Tea.

Lollobrigida: "Italia all'avanguardia nel settore"

"L’accordo raggiunto in sede europea sulle Nuove tecniche genomiche rappresenta un passo avanti decisivo per il futuro dell’agricoltura - dichiara il ministro dell'Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida - Rivendichiamo con orgoglio un risultato che permetterà di avere colture più resilienti, più produttive, con meno utilizzo di pesticidi e di acqua. Non si tratta di Ogm, ma di tecniche innovative che consentono miglioramenti mirati e naturali. L’Italia è all’avanguardia in questo settore, con i nostri scienziati e ricercatori del Crea in prima fila nello sviluppo di soluzioni che rafforzano la sostenibilità e la competitività del nostro sistema agroalimentare".

Coldiretti e Filiera Italia: "Passo decisivo, ora accelerare sull'utilizzo"

"Il risultato del trilogo sulle Tea è un passo avanti importante per accelerare sull’approvazione di una normativa Ue che permetta di valorizzare le straordinarie opportunità offerte dalle nuove tecniche di evoluzione assistita, con l’obiettivo di metterle a disposizione degli agricoltori italiani ed europei per combattere i cambiamenti climatici e ridurre l’uso di input chimici". E’ quanto affermano Coldiretti e Filiera Italia nell’esprimere soddisfazione per il raggiungimento di un accordo politico tra Parlamento e Consiglio.

“Una vittoria di Coldiretti che ha costruito un’alleanza europea anche tra quei Paesi che hanno da sempre avversato gli Ogm ma che hanno riconosciuto l’importanza delle nuove tecniche per il futuro dell’agricoltura che occorre ora rendere quanto prima disponibili per l’utilizzo nei campi” sottolinea il presidente di Coldiretti Ettore Prandini.

Coldiretti e Filiera Italia hanno sostenuto per primi la diffusione delle Tea per tutelare la biodiversità dell’agricoltura italiana e, al contempo, migliorare l’efficienza del nostro modello produttivo. Una consapevolezza che nel 2020 ha portato a sottoscrivere una storica intesa con la Società Italiana di Genetica Agraria (Siga) per far tornare gli agricoltori protagonisti di una ricerca pubblica nazionale, in grado di sviluppare soluzioni su misura e renderle disponibili a tutti i produttori.

Cia: "Accordo atteso da anni"

“Finalmente, dopo mesi di laboriose trattative che hanno visto Cia-Agricoltori Italiani in prima fila, l’Ue ha raggiunto un accordo preliminare che permetterà di produrre piante utilizzando New Genomic Techniques (Ngt) ovvero, Tecniche di Evoluzione Assistita (Tea). Noi ne abbiamo sempre sostenuto con convinzione l’importanza strategica e continueremo a vigilare per consentire che questo strumento sia accessibile per tutti gli agricoltori”. 

Così, il presidente di Cia, Cristiano Fini, che aggiunge: "Con questo accordo l’Ue non è più fanalino di coda a livello internazionale e dimostra di voler tutelare il settore agroalimentare, investendo in tecnologia per renderlo più forte e competitivo e riducendo la dipendenza dai Paesi terzi. I critici delle Tea hanno parlato di nuovi Ogm ma così non è perché il miglioramento genetico che si ottiene con queste tecniche esclude qualsiasi trasferimento di Dna tra organismi appartenenti a specie diverse. In questo modo possiamo rispondere alle esigenze e alle difficoltà che i nostri agricoltori fronteggiano ogni giorno. Nessun passo indietro, ora, per la prossima approvazione finale da parte della plenaria di Parlamento europeo e Consiglio”. 

Copagri: "Finalmente dall’Europa una risposta forte"

“L’attesa intesa arrivata dopo mesi e mesi di intense e delicate trattative, rappresenta una svolta storica per la sostenibilità dell’agricoltura e per tutti coloro i quali credono che il futuro del Primario sia indissolubilmente legato alla ricerca e all’innovazione”. Così il presidente della Copagri Tommaso Battista, plaudendo all’accordo politico sulla proposta della Commissione Ue, raggiunto nella notte tra i negoziatori del Parlamento Europeo e del Consiglio Ue.

“L’accordo che esce dal trilogo compulsa lo sviluppo dell’innovazione e il miglioramento genetico, condizioni fondamentali per aumentare la resistenza dell’agricoltura ai parassiti e permettere al genoma delle piante di adattarsi con minore stress ai sempre più frequenti effetti del climate change - prosegue il presidente - l’intesa politica, raggiunta grazie al grande impegno della presidenza danese dell’Ue, andrà ora ratificata dall’Europarlamento e dal Consiglio Ue per poi entrare in vigore venti giorni dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale comunitaria ed essere operativa fra circa due anni”.

“Finalmente dall’Europa arriva una risposta forte e chiara alla necessità, più volte manifestata dagli agricoltori, di avere produzioni vegetali in grado di rispondere in maniera adeguata alla scarsità idrica e a stress ambientali e biotici di particolare intensità, andando al contempo ad incrementare la produzione e a utilizzare minori quantità di carburanti, fertilizzanti e agrofarmaci”, rimarca Battista, sottolineando l’importanza dei contenuti dell’intesa in materia di etichettatura delle Ngt, ma anche e soprattutto di monitoraggio costante dell’impatto delle Tea tramite controlli ufficiali.

“Di particolare rilevanza, infine, oltre alla netta distinzione tra le Ngt di categoria 1 e quelle di categoria 2, è l’accordo raggiunto sulla questione dei brevetti e della proprietà intellettuale, con cui viene potenzialmente scongiurato il rischio che il mercato delle Tea si concentri nelle mani di pochi” sottolinea il presidente della Copagri, spiegando che “l’intesa prevede espressamente l’adozione entro diciotto mesi di un Codice di condotta Ue sui brevetti, tramite il quale assicurare che i semi vengano resi accessibili agli agricoltori e che la Commissione possa intervenire rapidamente in caso vengano rilevate barriere all’utilizzo dei brevetti”.

Crea: "Grande soddisfazione"

“Accogliamo con grande soddisfazione i progressi emersi dal trilogo tra Commissione europea, Parlamento e Consiglio sulle nuove regole per le piante Ngt - sottolinea  il presidente del Crea Andrea Rocchi  - Si tratta di un passaggio atteso e decisivo che dà nuovo impulso all’innovazione, rafforzando così la competitività, la resilienza e la sostenibilità dell’agricoltura europea e, in particolare, del nostro sistema agroalimentare. La definizione di un quadro regolatorio chiaro e moderno valorizza il ruolo fondamentale della ricerca scientifica nel contrastare il cambiamento climatico e garantire la sicurezza alimentare. Un risultato importante, per cui ringraziare il ministro Francesco Lollobrigida, che ha sostenuto con coerenza e lungimiranza lo sviluppo delle Ngt e il lavoro dei nostri ricercatori, con investimenti significativi nella ricerca – basti pensare ai nove milioni di euro per il progetto TEA4IT. Una visione a beneficio non solo degli agricoltori, ma anche dei cittadini e dell’ambiente”.


Fonte: Masaf - Coldiretti - Cia - Copragri - Crea

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