Nell'ultimo numero del Notiziario Bestack, Carlotta Benini analizza come nuovi media e packaging innovativi stiano diventando strumenti chiave per il marketing ortofrutticolo.
Il podcast, prima riservato a nicchie, è oggi una voce emergente che la Grande distribuzione organizzata (Gdo) e produttori di ortofrutta sfruttano per dialogare in modo diretto, informale e valoriale con il consumatore.
La giornalista e curatrice de "il blog di Bestack" cita esempi come “Per fare un broccolo” di Coop, “Supermercati Supersinceri” di Megamark, Esselunga con “Il valore del risparmio”, Gullino con “Un mondo da salvare” e Syngenta con “SEMI – Nel futuro dell’agricoltura”.
Queste iniziative dimostrano che l’ortofrutta, spesso sottorappresentata nella comunicazione, può usare podcast e nuovi format audio per valorizzare temi centrali come freschezza, sicurezza, lotta allo spreco, sostenibilità.
Il podcast, scrive Carlotta Benini, “unisce informazione e storytelling, avvicinando la filiera al consumatore e creando valore oltre la promozione tradizionale”.
Non sono solo parole
Ma non è solo questione di parole. Anche il packaging diventa touch point strategico: “Non solo protezione, ma mezzo narrativo che informa e riduce sprechi”, sottolinea Benini, citando studi Bestack sull’impatto e la shelf life.
E packaging smart come il cartone ondulato Attivo (validato dall’Università di Bologna, ndr) possono ridurre gli scarti in Gdo di oltre il 10%. Serve però comunicare meglio al cliente il vero valore di queste innovazioni.
Benini propone di usare anche il packaging come mezzo di marketing integrato: QR code, grafiche e layout diventano strumenti per fare parlare la confezione, raccontando origine, qualità, filiera e sostenibilità.
“Il settore ortofrutticolo - conclude - dovrebbe avere più coraggio e creatività, perché podcast e packaging possono finalmente dare la voce che frutta e verdura meritano”.
In collaborazione con Consorzio Bestack