Piccoli Frutti

09 settembre 2025

Piccoli frutti, esce il nuovo Italian Berry Magazine

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È online e in distribuzione il numero 9 di Italian Berry Magazine, la rivista che racconta il mondo dei piccoli frutti. Disponibile in formato digitale e in formato cartaceo il nuovo numero offre una panoramica completa sulla crescita del mercato in Italia e sarà distribuito in occasione di eventi di settore quali Fruit Attraction, Morocco Berry Conference, Fruit Logistica e ExpoSE.

Thomas Drahorad, direttore editoriale di Italian Berry,  ha illustrato a myfruit.it i dati più significativi e le opportunità future.

Negli ultimi anni i piccoli frutti sono diventati protagonisti nei consumi delle famiglie italiane. Quali sono i numeri più significativi?

Negli ultimi cinque anni i consumi delle famiglie italiane sono praticamente raddoppiati, arrivando a 232 milioni di euro nel 2024. È un dato che rafforza l’ottimismo degli operatori e che conferma il ruolo crescente dei piccoli frutti, in particolare dei mirtilli.

Quali prospettive ci sono per il mercato dei mirtilli in Italia?

Secondo le nostre rilevazioni, il consumo totale passerà dalle 12.600 tonnellate del 2024 a circa 22.800 tonnellate nel 2030. Parliamo di un tasso annuo di crescita composto (CAGR) del 10%. Questo significa che, entro il 2030, il consumo procapite di mirtilli in Italia raggiungerà circa 400 grammi per persona.

Cosa ci dicono le ricerche sui gusti dei consumatori italiani?

Il CNR-IBE ha tracciato profili molto chiari: il mirtillo deve essere croccante e succoso, il lampone dolce e succoso, la fragola dolce e aromatica. Sono indicazioni preziose per produttori e breeder, perché ci mostrano la direzione verso cui evolvere l’offerta.

Dal punto di vista commerciale, quali leve possono ancora essere sfruttate?

I retailer italiani stanno iniziando a valorizzare la categoria con formati più grandi: Coop, per esempio, vende già il 50% dei piccoli frutti in confezioni da 250 grammi e oltre. Però resta ancora molto da fare sul fronte della segmentazione: oggi l’89% dei piccoli frutti sugli scaffali è venduto come prodotto standard, senza distinzione. Solo l’11% è proposto come premium, biologico o residuo zero.

Quali sono le opportunità più immediate?

Sicuramente c’è spazio per il segmento premium. Lo vediamo chiaramente nelle fragole: i consumatori cercano prodotti di qualità superiore e lo dimostra l’aumento del prezzo medio, +8,3% nel 2024. Il problema è che non trovano facilmente questo prodotto, perché mancano brand forti e strategie di comunicazione mirate.


E Italian Berry come contribuisce a questo percorso di crescita del settore?

Il nostro impegno è osservare, stimolare e diffondere le dinamiche della categoria. Con Italian Berry Magazine raccontiamo le tendenze del breeding, del mercato e del consumo, offrendo strumenti concreti per supportare lo sviluppo dei piccoli frutti in Italia. 

Questo nuovo numero è un esempio: un punto di riferimento per chi vuole capire come crescere insieme alla categoria.

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