Politiche agricole

18 settembre 2025

Pac: all'Italia 31 miliardi, ma taglio del 22%

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Nella prossima programmazione della Politica Agricola Comune 2028-2034, l’Italia riceverà almeno 31 miliardi, pari a circa il 10% dei 302 miliardi complessivi stanziati dal bilancio comunitario per il settore agricolo. La Commissione europea ha precisato che si tratta di una dotazione minima, lasciando ai singoli Stati la possibilità di destinare ulteriori fondi all’agricoltura attingendo da altri capitoli del bilancio.

L’Italia si conferma il quarto beneficiario della Pac, preceduta da Francia con 50,9 miliardi, Spagna con 37,2 miliardi e Germania con 33,1 miliardi. La Polonia segue al quinto posto con 24,6 miliardi. Le assegnazioni sono state calcolate sulla base del peso di ciascun Paese nella Pac nel 2027, ultimo anno dell’attuale ciclo di programmazione.

Rispetto al periodo 2021-2027, il nuovo bilancio pluriennale prevede una riduzione di circa il 20%, passando da 386 a poco più di 300 miliardi. Di questi, 296 miliardi saranno destinati al sostegno dei redditi agricoli e 6,3 miliardi alla gestione delle crisi e degli imprevisti.

La Pac sarà integrata nel contenitore unico dei piani di partenariato nazionali e regionali, che mobiliteranno complessivamente 865 miliardi. Gli Stati membri avranno accesso a 453 miliardi da utilizzare per rafforzare le risorse minime della Pac, sia attraverso misure di sostegno al reddito, sia con interventi non direttamente legati ai pagamenti agli agricoltori.

La dotazione definitiva sarà stabilita solo dopo la presentazione dei piani nazionali a Bruxelles, dove la Commissione europea fornirà raccomandazioni alle capitali per orientare l’attuazione della nuova Pac.

La rivolta della Cia: taglio inaccettabile

"Un taglio del 22% delle risorse della Pac è inaccettabile e rischia di mettere in ginocchio l’agricoltura italiana, che invece ha bisogno di una politica agricola adeguata a garantire sicurezza alimentare e vitalità nelle aree rurali. La scelta di forte ridimensionamento da parte della Commissione Ue andrà, infatti, a colpire il nostro settore in un periodo storico cruciale per l’impatto del climate change, delle turbolenze geopolitiche e della guerra commerciale in atto con gli Usa. Invece di una riduzione, avremmo avuto bisogno di risorse ancora maggiori”. Così il presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, dopo l’annuncio della Commissione sulle dotazioni finanziarie della Pac post 2027 per ogni Stato membro, che assegna all’Italia circa 31 miliardi, con una perdita di circa 9 miliardi rispetto al valore attuale.

Cia esprime preoccupazione rilevando che la Pac di ieri valeva 378 miliardi, mentre quella futura potrà contare su circa 294, nonostante l’aumento del bilancio Ue da 1.210 a quasi 2.000 miliardi. Il peso della politica agricola comune scenderà, dunque, dal 31% al 15% delle risorse complessive, perdendo ogni ambizione in termini sia politici che finanziari.

“Continueremo a dare battaglia -conclude Fini- con l’auspicio che il Consiglio dei ministri europei e l’Europarlamento, che si è già recentemente espresso per un bilancio più ampio e autonomo per la Pac, si associno al nostro dissenso. L’obiettivo è quello di far cambiare totalmente rotta alla Commissione, che finisce in questo modo di frammentare e indebolire una delle politiche fondanti dell’Ue”.


Fonte: Ansa - Cia

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