Frutta a guscio ed essiccata

11 novembre 2025

Marrone di San Zeno, comunicare per valorizzare

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Conclusa in Veneto la raccolta del marrone di San Zeno Dop, varietà coltivata nel territorio del Monte Baldo, tra il lago di Garda e il fiume Adige. La stagione è cominciata con un anticipo di circa dieci giorni rispetto allo scorso anno grazie a un andamento climatico che, tra la primavera e l'estate, è stato segnato da un corretto apporto idrico, senza eccessivo caldo né sbalzi termici.

La produzione 2025

“Questo – spiega a myfruit.it Stefano Bonafini, presidente del Consorzio di tutela - ha permesso al castagno di avere uno sviluppo vegetavo perfetto”. 

Il risultato sono volumi raddoppiati rispetto allo scorso anno, quando il castagno invece era andato in sofferenza, generando quantitativi minori e prodotto con più percentuale di bacato. “Quest’anno abbiamo un prodotto sano e una buona pezzatura”, conferma il presidente. 

I castagneti si trovano tra i 250 e i 900 metri di altitudine, distribuiti su circa 200 ettari sparsi nei comuni del comprensorio. Più di 40 i soci del Consorzio, a cui è collegata anche la cooperativa che si occupa della commercializzazione del prodotto. 

Al marrone è dedicata ogni anno la festa di San Zeno di Montagna. Gli eventi, distribuiti nei weekend di ottobre e nei primi di novembre, contano un numero importante di presenze che non solo permettono di vendere il prodotto, ma soprattutto di promuoverlo e valorizzarlo.


Dalle giornate in montagna ai social: comunicare per valorizzare

Il Consorzio si distingue per un'attenta e mirata attività di comunicazione che spazia dagli eventi in presenza alla creazione di contenuti per i social. “Organizziamo cooking show e giornate a tema dove invitiamo giornalisti e follower a venire nei castagneti. Puntiamo a un contatto diretto, a creare un’esperienza", aggiunge il presidente. 

Occasioni d'incontro che permettono di mostrare la realtà produttiva, far comprendere meglio il lavoro che c’è dietro al marrone di San Zeno e restituire valore a un prodotto d'eccellenza che vanta il marchio Dop ormai da 23 anni.

Il frutto è caratterizzato da una forma ellissoidale e una buccia sottile, lucida e di colore chiaro con striature più scure. "L’Italia vanta tanti marroni. Il nostro, pur essendo di grande qualità, si presenta più piccolo. Crediamo pertanto che sia importante investire sulla comunicazione per far capire al cliente il valore del prodotto”. 

A centro dello storytelling, la qualità e il legame con il territorio: “Abbiamo un territorio bellissimo, con il lago di Garda e il Monte Baldo che attirano anche molti turisti. E’ su questo che puntiamo. Il territorio è cultura, è ciò da cui veniamo, è in quello che facciamo. Ci teniamo a mostrare come nasce il marrone di San Zeno e il lavoro dei produttori”.

Avviate già da qualche anno, queste attività di coinvolgimento del pubblico, on line e off line, iniziano a dare i primi riscontri. “È un ritorno lento, ma stiamo avendo delle soddisfazioni. Ogni anno ci danno qualcosa in più”.  

Bruno, la mascotte che accompagna visitatori e bambini

Il Consorzio ha anche una mascotte. Uno scoiattolo di nome Bruno, simbolo dei castanicoltori. “Quest’anno, in occasione della festa è stata fumettizzata”, rivela Bonafini. L’obiettivo è di portarla anche nelle scuole e aprire un dialogo i bambini, già avviato in questi mesi,  per raccontare il valore del marrone alle nuove generazioni, a partire dal rispetto del bosco, del castagneto e dell’ambiente per arrivare al consumo del prodotto. 

“Speriamo così che i bambini interiorizzano il valore del castagneto, come è stato in passato per la nostra generazione, e che, allo stesso tempo, traferiscano tutti questi elementi anche in famiglia, diventando protagonisti del lavoro di di promozione del nostro patrimonio”, conclude Stefano Bonafini.

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