Frutta a guscio ed essiccata

22 ottobre 2025

Marrone di Roccadaspide Igp, prodotto sano e buona pezzatura

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È ormai a buon punto la raccolta del marrone di Roccadaspide Igp, all’interno di un areale composto da una cinquantina di Comuni che coincide con il Parco nazionale del Cilento

“Abbiamo iniziato a fine settembre. Le condizioni climatiche hanno portato a un anticipo dell’avvio della campagna di circa una settimana e addirittura di dieci giorni in alcune zone”, dice a myfruit.it Mario Miano, presidente del Consorzio di tutela, realtà nata pochi anni fa e che oggi raccoglie circa una cinquantina di aziende con lo scopo di dare valore e voce a un’eccellenza che è cuore della vita economica e sociale dell’areale. 

Quello di quest’anno è un prodotto sano, privo di muffe e di danni interni. Nelle zone che durante la stagione estiva hanno beneficiato della pioggia, la pezzatura si sta rivelando maggiore, mentre risulta più piccola dove la pioggia è mancata. 

“Nel complesso è una buona stagione, nel nostro areale la pezzatura si mantiene medio-grande”, conferma Miano che sottolinea anche come il prodotto in commercio però sarà minore. Stimato infatti un calo di circa il 30%. Per alcune pezzature più grandi, i prezzi sono anche in aumento rispetto a quelli del 2024, raggiungendo un livello che garantisce la redditività per i produttori. 

Uno dei problemi maggiori, per Miano, è la difficoltà a trovare manodopera qualificata per la raccolta. “Sono finite le maestranze italiane, quelle nate nello stesso territorio di produzione, che vivevano la raccolta come il momento di festa”. Una raccolta tempestiva e attenta è però necessaria per garantire la salubrità del prodotto. “C’è bisogno di molta manodopera in pochissimo tempo”, evidenzia. 

Un mercato che procede a rilento

Sul mercato, anche il marrone di Roccadaspide, come altri prodotti della stessa categoria, si trova a fare i conti con un consumo rallentato. “È un frutto che viaggia con il freddo. Se fa caldo, se ne consuma poco. Ma non è l’unico elemento - spiega Miano - Il processo di lavorazione ha costi molto alti e questo si ripercuote sul prodotto finale. Le famiglie potrebbero tendere a ridurne il consumo. Di pari passo, registriamo la perdita di alcune tradizioni culinarie, a base di castagne che aumentavano il consumo complessivo”. 

Il valore dell’Igp viene comunque riconosciuto. “I consumatori ci scelgono. È un marrone tipico che ha una buona pelabilità e che si presta bene sia per il consumo fresco che per l’industria”, sottolinea Miano. 

Nato nel 2022, il Consorzio sta lavorando sulla promozione, compresa la partecipazione alle fiere di settore all’estero. “Credo che sia però molto importante lavorare sul mercato interno e soprattutto sull’educazione alimentare. Per i giovani, per gli atleti, per chi è attento alla dieta mediterranea, il marrone è un alleato importante. Dovremmo educare le giovani generazioni a scegliere alimenti di questo tipo al posto di cibi troppo elaborati”. 

La promozione

Il Consorzio ha già ottenuto sia un finanziamento regionale che uno del Ministero per la promozione. “Stiamo crescendo, grazie anche alla presenza di giovani imprenditori. Ma se ci fossero delle garanzie pubbliche a sostegno dei produttori, oggi costretti a una fideiussione privata, la partecipazione ai bandi sarebbe anche più semplice”, afferma Miano. 

Per promuovere Igp e territorio, dal 31 ottobre al 2 novembre si svolgerà a Roccadaspide la Festa della Castagna. In quest’occasione, sono previsti dei momenti di confronto con esperti di marketing per riflettere su come valorizzare il prodotto, ma anche un focus sul ruolo del marrone nella sana alimentazione, con particolare attenzione anche alla celiachia e al gluten free. “Un’occasione per fare conoscere le aree interne a un pubblico più vasto, borghi che vanno vissuti”, sottolinea il presidente.

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