A Ponte San Pietro, in provincia di Bergamo, c’è un fruttivendolo che ha trasformato il bancone della frutta in un palcoscenico social. E funziona: ha toccato anche 400mila visualizzazioni per un video didattico sulle banane.
Il fruttivendolo si chiama Roberto Baldi, 42 anni, noto su TikTok come Robyortofrutta e The King con la corona che orna il suo capo, e insieme al socio Emanuele Sala ha dato vita sei anni fa a un’attività che oggi è diventata un punto di riferimento per chi cerca prodotti freschi e un’esperienza d’acquisto originale.
Dalla Gdo al negozio di quartiere
Roberto è uno del mestiere: ha lavorato nella grande distribuzione, è stato capo reparto in Esselunga, e ha girato parecchio prima di decidere di aprire il suo negozio. “Abbiamo puntato tutto su servizio e qualità,” racconta a myfruit.it . “Quando è arrivato il Covid, eravamo già organizzati per la spesa a domicilio”.
Al cliente si offre anche il caffè e si fidelizza come al supermercato con la tessera
L’importanza del servizio è la filosofia di Roberto. “La gente ci conosce per la cortesia, la simpatia e offriamo anche il caffè ai clienti". Si costruisce una relazione dove all’accoglienza si somma un ingrediente fondamentale: la professionalità. Nei video Roberto/Roby spiega, per esempio, la differenza tra un pomodorino da tre euro e le qualità del suo che vende a 14. Insomma non basta essere smart, bisogna conoscere e saper trasmettere i particolari che fanno la differenza.

Il negozio offre una tessera fedeltà: 10 timbri valgono 5 euro di sconto, pari al 5% ogni 100 euro di spesa. Un piccolo gesto che fidelizza e premia i clienti abituali. Uno strumento anche in contesti più ridotti rispetto alla Gdo.
TikTok, Instagram e la viralità della frutta
La svolta social è arrivata a fine febbraio, quando Roberto ha iniziato a collaborare con un’agenzia. “Ero scettico,” confessa, “ma i video sono diventati virali. Sono come sono io: niente corona (onnipresente nei video), solo una persona sorridente che fa battute e coccola il cliente”.

I contenuti sono divertenti e autentici, anche didattici, e hanno portato visibilità al negozio. “Chi è della zona si incuriosisce, e se hai prodotti particolari, entra”. Il social funziona.
Prodotti esclusivi
Nel negozio di Robyortofrutta la gran parte dei frutti è di piccoli produttori: pomodoro ciliegino e tanti altri ortaggi e frutti ma anche vini naturali, marmellate artigianali, gallette particolari. La gran parte della frutta esotica arriva solo via aerea: mango, avocado, ananas di qualità superiore. Su questo tema Roberto/Roby sottolinea “Non ho scoperto l’acqua calda,” dice, “ma in un paesino bisogna coltivare la cultura del gusto non siamo in una via alla moda di Milano".
Tra le chicche: litchi siciliano, poi un prodotto locale: "Scarola dei Colli, è costosa perché non c'è tanto prodotto e la coltivazione è estrema ma è veramente buona. Lavoriamo anche con i produttori locali di piccoli frutti, more, mirtilli, lamponi. L’importante è offrire qualità e prodotti che non è facile trovare. Siamo stati i primi, per esempio, a partire con le chips di verdura”.
Eventi e il valore della relazione
Roberto non si ferma alla vendita, organizza eventi come macedonie con sommelier, weekend a tema e sarà presente il 1 e 2 novembre alla Fiera Tattoo di Chiuduno con lo stand wine & fruit dove offre chips di verdura, frutta “non da supermercato perché vogliamo fare buona figura e vino di qualità".
Il segreto? “Essere corretti sempre. Per un cliente nuovo ci vogliono anche due o tre mesi: se torna, gli offri il caffè, lo chiami per nome, fai una battuta. Perderlo? Ci metti trenta secondi”. Non è facile visti anche i prezzi, una politica commerciale che difende con professionalità anche nei commenti sui social.