Resta alta l’attenzione su Teano e sullo stabilimento della Campani Energia dedicato al trattamento di rifiuti plastici all’interno del quale, lo scorso 16 agosto, è divampato un esteso incendio. Le fiamme hanno coinvolto circa 40mila metri quadrati da cui si è sprigionata una spessa nube nera che ha allarmato la popolazione. Ancora adesso le operazioni di bonifica sono in corso e sono presenti piccoli focolai.
Fin da subito Arpac Campania si è attivata per monitorare le condizioni dell’aria nella zona. Nel bollettino pubblicato il 19 agosto, dopo un primo rilevamento a poche ore dall’incendio, il livello totale di diossine, furani e policlorobifenili diossina-simili dispersi in atmosfera è risultato pari a 0,27 pg/Nm3 I-Teq. Un valore più alto rispetto a quello di riferimento (0,15 pg/Nm3 I-Teq).
Sospesa la raccolta delle produzioni nelle vicinanze
La preoccupazione per la salute pubblica ha spinto il sindaco di Teano Giovanni Scoglio a emettere un’ordinanza che vietasse temporaneamente la raccolta delle produzioni agricole in un raggio di 500 metri. La zona si caratterizza per la presenza di castagne, nocciole, noci, mele, noci e produzioni orticole di pregio, con un volume d’affari importanti.
I successivi cicli di campionamento, svolti tra il 18 e 19 agosto e ancora tra il 19 e il 20 agosto nei pressi del luogo dell’incendio avevano in parte rasserenato gli animi mostrando valori in diminuzione. Anche i monitoraggi nel centro di Teano e in quello di Riardo, a circa quattro chilometri, non hanno rilevato valori preoccupanti.
La situazione attuale
Negli ultimi giorni tuttavia qualcosa è cambiato. Come si legge sul sito di Arpac Campania, il fenomeno si è concentrato nei dintorni del sito dove sono ancora presenti piccoli focolai e braci che hanno generato fumi più concentrati e a bassa quota. È invece cessato l'effetto camino che aveva caratterizzato le prime fasi dell'incendio e che aveva favorito il trasporto degli inquinanti verso l’alto.
Gli esiti del nuovo monitoraggio, aggiornati al 25 agosto, evidenziano concentrazioni di diossine molto alte: 286 pg/Nm3 I-Teq. Arpac sottolinea anche che il valore è coerente con le attuali condizioni dell'incendio, non ancora del tutto placato, e con l'estrema vicinanza del punto di campionamento al sito dell'incendio stesso.
Alla luce della nuova situazione, i controlli perseguiranno. Arpac ha installato un campionatore ad alto volume nelle immediate vicinanze dello stabilimento con l’obiettivo di monitorare la ricaduta dei fumi nella zona, anche alla luce delle condizioni meteo-climatiche.
Controlli anche sul suolo
I campionamenti riguardano anche i suoli agricoli per verificare la possibilità di ricaduta degli inquinanti atmosferici. Da giorni Coldiretti Campania ha chiesto la convocazione di un tavolo tecnico per valutare eventuali danni alle coltivazioni.