Per vendere la frutta bisogna conoscerla, per venderla con valore aggiunto maggiore è necessario saperla presentare, raccontare e lavorare. Ma non basta.
Per renderla attrattiva dal punto di vista economico è necessario saperla gestire ottimizzando le tecniche di conservazione. C'è del lavoro da fare, ma esiste pure un grande spazio di mercato da esplorare attraverso la trasmissione delle conoscenze a fruttivendoli, baristi, operatori del catering e banqueting e naturalmente ai cuochi che oggi possono contare su una nuova figura professionale: lo chef della frutta. Arrivato tardi rispetto al sommelier ma con ampie prospettive di crescita.
Ci credono gli operatori (Aican) del mercato ortofrutticolo di Napoli (Caan) che hanno ospitato il corso: “Sapori e Saperi della frutta” ideato e promosso da Consorzio Terra Italiana con in prima fila Stefano Luciano. Una delle due giornate dell'evento caratterizzato da formazione, divulgazione, tecnica ma soprattutto passione per la frutta.
L' iniziativa è stata organizzata da un team di professionisti negli spazi dell’azienda So.f.a., del Consorzio Terra Italiana e di Sorrento Giardini e nel mercato ortofrutticolo. In cattedra, anzi al tavolo della frutta, lo Chef della frutta Andrea Lopopolo dell’ Accademia Chef della Frutta, Antonio Riccardi, fondatore di Voglia di frutta e Alessio Lanaro.
Un'esperienza molto utile come racconta a myfruit.it la presidentessa laria Renna: "Non si tratta di semplici preparatori, ma esperti che sanno raccontare i prodotti mentre li preparano e offrendo così un servizio di accoglienza al consumatore". Come il sommelier ma alla bottiglia e al calice si sostituisce la frutta.
Far crescere le competenze di fruttivendoli, baristi e cuochi
"L'Accademia è radicata in tutto il territorio nazionale e fanno tanta formazione, soprattutto alla Gdo". Ma non solo: "Tra i corsisti - sottolinea la presidentessa Renna - tanti fruttivendoli che si stanno formando sulle composizioni per presentare in modo più attraente la frutta e rendere la frutteria come bottega della frutta. Ma c'erano anche barman, cuochi e chef. Tutti coloro che si vogliono presentare in modo diverso nel mondo del lavoro".
Presentatori e narratori
Il sapere della frutta che valorizza il curriculum e per la filiera è un'occasione di arricchimento dei prodotti. "Nasce un nuovo modo di presentare i prodotti al consumatore finale. Non solo preparazione estetica ma anche l'apporto di conoscenze storiche, senza dimenticare gli aneddoti e le curiosità. Parliamo di presentatori e narratori che mirano a far capire ai clienti cosa vanno a mangiare e farli appassionare. Si mettono in risalto anche i benefici nutrizionali - ma attenzione non sono e non siamo medici -, le caratteristiche organolettiche e l'origine del prodotto".
Come si legge nel materiale dell'azienda So.f.a: "La frutta non è solo un'aggiunta, ma può diventare un elemento centrale nelle proposte culinarie, arricchendo i menù con creatività e salute".
Un evento che vede in prima linea Consorzio Terra Italiana con Stefano Luciano insieme al Caan di Napoli
Oltre la comunicazione al consumatore finale agli operatori dell'Horeca sono state trasmesse le informazioni relative alle tecniche di conservazione e maturazione delle referenze ortofrutticole e nel mercato ortofrutticolo "le dinamiche di trasferimento e reperibilità dei prodotti della filiera ortofrutticola".
Un gioco di squadra tra diverse aziende, il mondo dell'Horeca e dell'ingrosso rappresentato oltre che da Ilaria Renna dal presidente del Caan, Carmine Giordano. e ruolo fondamentale del Consorzio Terra Italiana rappresentato da Stefano Luciano. E' lui l'ideatore del format che ha riscosso tanto successo tra gli operatori e permesso di far crescere le sinergie con il mercato all'ingrosso. Una innovazione comunicativa che influenza anche il prodotto e le tecniche di vendita. Questo lo scenario a cui puntare dove la frutta deve avere sempre maggiore identità. I prodotti sono stati forniti da Voglia di Frutta.