In occasione dell’11esima Conferenza annuale dell’Ue sugli strumenti finanziari del Feasr, tenutasi a Milano e organizzata da fi-compass, dalla Dg Agri della Commissione europea e dalla Banca europea per gli investimenti (Bei), Freshfel Europe ha rinnovato con forza l’appello alle istituzioni europee affinché il bilancio della Politica agricola comune (Pac) e gli strumenti finanziari dell’Ue vengano urgentemente ribilanciati a favore del settore ortofrutticolo.
L’evento, intitolato Financing the transition to resilient Eu agri-food systems and sustainable farming, ha riunito rappresentanti delle istituzioni, del settore finanziario e degli stakeholder agroalimentari per discutere strumenti innovativi a sostegno della transizione verde e digitale dell’agricoltura europea.
Nel suo intervento, Freshfel Europe ha sottolineato il ruolo fondamentale che frutta e verdura fresche svolgono per il raggiungimento di un sistema alimentare sostenibile, a basse emissioni di carbonio e salutare.
In un contesto in cui il settore ortofrutticolo riceve appena il 3% dei fondi Pac, mentre oltre l’80% è destinato a prodotti di origine animale, è urgente correggere questa disparità, già evidenziata dalla Corte dei Conti Europea nel 2021.
“Le frutta e verdura rappresentano il cuore di un’alimentazione sostenibile: hanno la più bassa impronta ambientale tra tutte le produzioni agricole, una capacità unica di sequestro del carbonio e apportano benefici essenziali per la salute pubblica. È tempo che le politiche europee riflettano questa realtà con coerenza e priorità,” ha dichiarato Philippe Binard, Delegato Generale di Freshfel Europe.
I consumi
Oggi, il consumo medio europeo di frutta e verdura è di appena 350 grammi pro capite al giorno, ben al di sotto delle raccomandazioni dell’OMS (400 grammi), della Commissione Eat-Lancet (500 grammi), delle linee guida nazionali (fino a 750 grammi) e del Consiglio Nordico (800 grammi).
Una dieta più vegetale è parte integrante della risposta alla crisi climatica e sanitaria. Eppure, l’attuale orientamento del bilancio agricolo dell’Ue continua a favorire modelli produttivi altamente emissivi, spesso dominati da cibi ultra-processati e di origine animale.
“Sarebbe così impensabile che un giorno il 50% del bilancio Pac fosse destinato a filiere che portano sulle tavole dei cittadini europei frutta e verdura fresche, sane e di qualità? - ha proseguito Binard - Non è una provocazione, ma una riflessione necessaria, basata su dati concreti e su una verità scomoda per molti”.
Freshfel Europe ha inoltre ribadito la necessità che gli strumenti finanziari europei, compresi quelli gestiti dalla Bei, siano meglio adattati alle specificità del settore ortofrutticolo, che si caratterizza per una forte frammentazione, un’elevata stagionalità, cicli di produzione variabili, margini stretti e un’ampia diversificazione delle colture. Questo modello di business richiede strumenti flessibili, chiari negli obiettivi, e capaci di garantire accesso equo tra gli Stati membri, evitando distorsioni di concorrenza.
Particolare attenzione è stata posta anche sulla necessità di coperture assicurative per i crescenti rischi climatici, che stanno già mettendo in grave difficoltà molti produttori ortofrutticoli.
Freshfel Europe ha concluso il proprio intervento con un chiaro messaggio rivolto alla Commissione europea e alla Bei: è il momento di riconoscere il valore strategico del settore ortofrutticolo per il futuro dell’Europa. Questo significa dotarlo degli strumenti finanziari adeguati per sostenere la sua crescita, resilienza e capacità di contribuire agli obiettivi climatici e sanitari dell’Unione.
“Investire nella frutta e nella verdura significa investire nella salute dei cittadini, nella salvaguardia del pianeta e nella competitività futura dell’Europa. Non è più un’opzione, ma un obbligo per i decisori politici,” ha concluso Philippe Binard.
Fonte: Freshfel