Prodotti

24 settembre 2025

Ficodindia, Op La Deliziosa accelera sui trasformati

371

È in piena produzione il Ficodindia dell’Etna Dop, uno dei prodotti tradizionalmente associati all'immagine della Sicilia, che nasce sul versante sud–occidentale del vulcano, elemento che, unito al clima ventilato, conferisce alla pianta ottime possibilità di sviluppo. 

Un prodotto che può sembrare all’apparenza difficile da trattare ma che, a conoscerlo bene, svela tutta la sua dolcezza. Un frutto su cui la Op La Deliziosa sta puntando, sia sotto forma di fresco che trasformato. Circa 500 gli ettari coltivati da cui i frutti sono raccolti a ritmo continuo a partire dal mese di agosto, fino anche a novembre, per poi essere lavorati e spediti nel giro di 24 ore e arrivare al consumatore freschi e ricchi di tutte le loro proprietà benefiche. 

Tradizione e salute

“Il Ficodindia non solo ci permette di raccontare il territorio, ma risponde anche a quei consumatori attenti alla salute e ai benefici di ciò che mangiano”, dice Sarah Bua, responsabile marketing e comunicazione della Op La Deliziosa nonché presidente del Consorzio del ficodindia dell’Etna Dop, in occasione della visita di una delegazione di esperti e giornalisti giunti sull'isola per la presentazione di Macfrut 2026.

Tra le caratteristiche organolettiche, la presenza di due potenti antiossidanti: betalaine, nella varietà rossa, e indicaxantina, nella varietà gialla e bianca. 

“È molto significativo – spiega Bua - che dei ricercatori abbiano provato a migliorare quest'ultima in laboratorio, ma la struttura con cui è presente nel ficodindia si è rivelata già perfetta”. La combinazione dei microelementi presenti nel frutto ha un’azione importante contro l’invecchiamento cellulare e i radicali liberi. 

Un aspetto su cui la Op vuole puntare non solo attraverso la commercializzazione del prodotto fresco, che si trova in alcune delle linee premium della Gdo, ma anche attraverso il trasformato: da qui l'idea del succo e polpa di ficodindia, lanciato solo lo scorso maggio a marchio Sicilio e venduto in Gdo, in bottigliette da 250 ml.

Semilavorati e trasformati

"Stiamo investendo su semilavorati e trasformati - aggiunge - Con l'avvicinarsi della fine della campagna del fresco, diventa ancora più interessante in un'ottica di destagionalizzazione, per stimolare il mercato".

E' distribuito in diverse catene, principalmente del centro-sud ma non solo. "I  primi test sono molto positivi - osserva Bua - Abbiamo riscontrato una forte attenzione del consumatore.  Abbiamo voluto testare una versione che fosse il più semplice possibile: solo succo e polpa di ficodindia con un po' di succo di limone, senza zuccheri aggiunti".

Forte di questi risultati, l'Op guarda alla nuova stagione di commercializzazione con ancora più entusiasmo, intenzionata a aumentarne la produzione. "Abbiamo già nuove richieste e il progetto sta assumendo una forma più strutturata".

Le potenzialità sia del fresco che del trasformato sembrano promettenti: "E' una delle referenze che, anno dopo anno, ha una buona crescita. C'è ancora tanto spazio. L'Italia è un buon consumatore e anche altri Paesi sono in aumento. Grazie anche ai trasformati, potremo portare avanti delle attività comunicative più estese e intense durante tutto l'anno, veicolando contenuti legati al prodotto".


Il succo e polpa di ficodindia è solo uno degli aspetti innovativi che caratterizzano il lavoro dell'Op. "Stiamo abbinando al prodotto finito anche semilavorati dedicati all'industria e all'Horeca che possono rappresentare un'altra importante fetta di mercato per tutte le referenze dell'Op, sempre nell'ottica di un'economia circolare e della valorizzazione di prodotti e produttori". In corso di studio anche la possibilità di utilizzo di bucce e pale: del ficodindia infatti non si butta via niente. 

Un packaging che racconta il prodotto

Importante, nella comunicazione del fresco, anche il ruolo del packaging: con i suoi vivi colori in bella mostra, il prodotto è disponibile in diversi formati tra cui, ad esempio, quello da 800 grammi con frutti di calibro maggiore, o da 500 grammi, più adatto a famiglie piccole e a un consumo veloce. Un formato che ultimamente sta avendo un'importante crescita. 

“Abbiamo diversi tipi di confezionamento per andare incontro a tutte le esigenze possibili”, prosegue Bua che sottolinea anche come l’obiettivo del packaging sia proprio quello di avvicinare il consumatore a un prodotto dalle caratteristiche uniche: “Abbiamo voluto fare un lavoro minimal che risultasse chiaro. Quando possiamo, cerchiamo di raccontare anche nella confezione come si sbuccia, che è un’operazione molto semplice, e quali sono le varietà. A questo aggiungiamo contenuti social e attività di marketing nei punti di vendita. Il nostro racconto è legato al territorio, all'unicità e all'alta qualità. 

La Dop come elemento di distintività

La Dop ha sicuramente un vantaggio non da poco sia sotto il profilo produttivo che di comunicazione: il suolo vulcanico. “Il brand Etna è un grande valore aggiunto. Stiamo lavorando per farlo crescere. Per noi la Dop è importante - ribadisce Bua - perché tutela i produttori. Il Ficodindia è un prodotto di nicchia per cui la denominazione è stata importante in un’ottica di collaborazione e organizzazione. A livello istituzionale, bisognerebbe ragionare su misure che permettano di farla conoscere ancora di più a beneficio dei valori intangibili come tradizione e know-how".

Ampliamento e riorganizzazione degli spazi

L'op raccoglie più di un centinaio di produttori "Sono tutte bellissime aziende - ricorda Bua - Noi cerchiamo di garantire continuità, di formare anche loro nell’ottica di un mercato in evoluzione dove, se si ottimizzano i costi, è possibile avere un ritorno costante”. 

L’impegno su ogni aspetto della filiera sta dando i suoi risultati e l’Op guarda avanti, alla ricerca e all'innovazione: "Cerchiamo di valorizzare sempre il prodotto, di raccontarlo e posizionarlo sul mercato costantemente", In programma anche l'ampliamento della struttura di Biancavilla per ottimizzare i processi di lavorazione".

A questo si aggiunge l’attenzione al personale: "Stiamo puntando - conclude - sulla formazione del personale affinché si specializzi nella raccolta di un prodotto così particolare”.

Potrebbe interessarti anche