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03 dicembre 2025

Dai mercati: peperoni sempre a 3,50 euro, Tarocco a 2,50

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I peperoni spagnoli presentano sempre quotazioni sostenute che aprono spazi a quelli siciliani. Soffrono ancora nelle vendite i pomodori, le zucchine raggiungono i 2 euro. I grossisti registrano problemi di tenuta per l'uva Italia. Primi avvistamenti di arance Tarocco ma con quantitativi limitati. A Verona quotano 2,5 euro il chilo La calma piatta di novembre continua a dicembre con la speranza di festività ad alta intensità di vendita. 

Il punto dal mercato di Trieste: parla  Massimo Vitale

"Un andamento lento, va così da 2 mesi". Parole di Massimo Vitale grossista al mercato di Trieste che segue da vicino l’evoluzione dei prezzi.  Il prodotto più sotto pressione è il peperone come abbiamo scritto la settimana scorsa. Quelli spagnoli hanno toccato quotazioni fino a 3,50 euro il chilo, livelli considerati eccessivi. "Non li prendo, sono esagerati se li vuoi buona qualità, c'è qualità minore ma non va bene. Prendo, invece, il prodotto siciliano che si attesta intorno ai 2,50 euro ed è al momento la scelta più equilibrata".

Zucchine a 2 euro, pomodori ancora fermi 

Anche altri ortaggi mostrano dinamiche interessanti. "Le zucchine siciliane quotano 2 euro il chilo, mentre il pomodoro a grappolo si muove su 1,50 euro, sempre di origine siciliana. Per i pomodorini c'è il Datterino che oscilla tra 2,40 e 3 euro a seconda della qualità, mentre il ciliegino si mantiene tra 1,50 e 1,60 euro.

L'uva presenta problemi di tenuta, per dall'Olanda

Sul fronte della frutta Vitale sottolinea "Sul finire la stazione dei cachi": L'uva? "La qualità disponibile non convince, la settimana scorsa ho rinunciato a trattarla, poiché non tiene e non risponde agli standard abituali". Situazione diversa per le pere che si vendono "in linea alla quotazione: Restano sopra i 2 euro il chilo e registrano una presenza significativa di prodotto estero, in particolare dall'Olanda".

Primi avvistamenti di Tarocco

Intanto fanno capolino le prime arance Tarocco, anche se, come precisa il grossista, si tratta solo di un avvistamento iniziale. "Ho scaricato 40 colli  che non consentono ancora di stabilire quotazioni attendibili". Più stabile invece il mercato dei kiwi: "Io tratto l'Hayward greco, sono disponibili in buona pezzatura e con una quotazione di 2,30/2,40 euro il chilo". 

Arance: le quotazioni a Verona

Sulle arance Navellina la provenienza è principalmente nazionale, ma non mancano partite provenienti dalla Spagna. I prezzi oscillano in base alla pezzatura e al tipo di confezione. Le confezioni doppie di Navellina  partono da valori  intorno a 0,8–0,9 euro il chilo, per pezzature più piccole, fino ad arrivare a 1,2–1,3 euro  per calibri più grandi e selezionati. La provenienza spagnola si colloca su una fascia leggermente superiore, con quotazioni medie di circa 1,15 euro. La proposta in padella porta il prezzo medio delle Navellina a 1,5 euro.  Passando alle arance Tarocco, il formato in padelle tocca quotazioni che raggiungono i 2,2–2,5 euro il chilo. I claibri più piccoli anche sotto l'euro.

Clementine extra sfiorano i 2 euro

Le clementine nazionali, provenienti soprattutto da Calabria e Puglia, si confermano protagoniste della stagione agrumicola. La categoria extra con le clementine in confezione doppio con pezzatura media (57/61) si collocano su una fascia alta, con prezzi compresi tra 1,7 e 1,9 euro il chilo, e un valore medio di 1,8 il chilo

Le clementine con foglia, confezionate in padelle, mostrano una gamma di quotazioni più ampia. Le pezzature più grandi (61/66) si attestano su valori di 1,5–1,6 il chilo, mentre quelle intermedie (57/61) si posizionano leggermente più in basso, attorno a 1,4–1,5 euro il chilo. Le pezzature medie (53/57) si collocano su un prezzo medio di 1,25 il chilo.

Per i calibri più piccoli, invece, si registrano quotazioni sensibilmente inferiori: le pezzature 49/53 oscillano tra 0,7 e 0,8 euro il chilo, mentre le 45/49 scendono addirittura a 0,6–0,7 il chilo.

Le quotazioni delle cipolle

Le bianche tonde nazionali, confezionate in casse, mostrano quotazioni differenziate a seconda della pezzatura. I calibri più grandi (60/80) si collocano tra 0,85 e 0,9 con un prezzo medio di 0,88 il chilo, mentre le pezzature più piccole (40/60) oscillano tra 0,6 e 0,7 con un valore medio di 0,65.

Le dorate evidenziano una doppia origine. Quelle provenienti dall’Olanda, confezionate in sacchi, si posizionano sulla fascia più bassa del mercato, con valori compresi tra 0,5 e 0,6 e una media di 0,55. Le dorate nazionali, invece, confezionate in casse, hanno quotazioni superiori: 0,7–0,75 (media 0,73) per le pezzature 60/80 e 0,65–0,7 (media 0,68) per i calibri 50/70.

Le ramate di Milano si distinguono per prezzi più elevati. In casse raggiungono 1,3–1,4 euro con una media di 1,35 il chilo, mentre nella confezione a trecce, categoria extra, arrivano a 1,7–1,8 con un valore medio di 1,75 euro, segnalando un prodotto di pregio e tradizione.

Le rosse nazionali, confezionate in casse con pezzatura 60/80, si collocano su una fascia intermedia, con valori tra 1 e 1,1 e una media di 1,05. Infine, le scalogno, sfuse e di provenienza nazionale, rappresentano la fascia più alta del listino. I prezzi variano tra 2,4 e 2,5 con un valore medio di 2,45 il chilo.

I prezzi delle patate

Le rosse olandesi, confezionate in sacchi da 5 kg, si collocano su una fascia bassa, con quotazioni tra 0,4 e 0,42 e un prezzo medio di 0,41 euro il chilo. Le tonde olandesi, in confezioni da 10 kg, hanno valori leggermente inferiori, tra 0,37 e 0,39 con una media di 0,38.

Le tonde e lunghe nazionali, provenienti da Bologna e confezionate in casse, mostrano quotazioni più alte: 0,7–0,75 con un prezzo medio di 0,73 euro il chilo. Anche le patate di Cologna Veneta si collocano su valori medi: 0,48–0,5 (media 0,49) per i sacchi da 2 kg, 0,45–0,47 (media 0,46) per i sacchi da 5 kg e 0,43–0,45 (media 0,44) per le casse.

Le patate di Mantova, anch’esse confezionate in casse, si attestano su valori compresi tra 0,4 e 0,45 con una media di 0,42 euro.

Sul fronte estero, le tedesche in confezioni da 10 kg risultano le più economiche, con prezzi tra 0,25 e 0,28 euro il chilo. Le patate provenienti dalla Francia, invece, confezionate in casse di varietà bianca, si collocano su una fascia alta, con valori tra 0,75 e 0,8 e un prezzo medio di 0,78 euro.

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