Frutta a guscio ed essiccata

08 ottobre 2025

Avellino, avviata la raccolta delle castagne

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In provincia di Avellino è stata avviata la raccolta delle castagne locali. A raccontarlo è Marisa Sarno, amministratrice della cooperativa agricola Due G di Bracigliano (Salerno), che ogni anno, tra prodotto coltivato direttamente e conferito dai soci conferitori, lavora 4-5mila quintali di castagne che sono poi distribuite in tutta Italia e in Canada. 

La raccolta è iniziata con la varietà Bouche nella prima decade di settembre, in leggero anticipo rispetto al solito a causa delle condizioni climatiche. “Queste castagne hanno trovato un mercato difficile, visto che le temperature ancora elevate di quel periodo non incentivavano certo il consumo”, spiega Sarno. 

Un problema non da poco visto che la Bouche non si adatta bene alla conservazione. “Il quantitativo è stato minore rispetto agli scorsi anni - continua – e credo che sia stato un bene: con la vendita lenta e i frutti che si devono commercializzare subito, i minori volumi ci hanno aiutato”. 

Le locali: castagne sane ma quantità ridotte

Ora però l’attenzione è puntata tutta sulle varietà locali: “Quest’anno abbiamo buoni standard qualitativi, anche se, pure in questo caso, i volumi si manterranno bassi”. La produzione non è distribuita in maniera uniforme: "Ci sono zone dove è maggiore e altre in cui è minore, nelle quali le castagne sono più piccole. Stimiamo una riduzione di circa il 30%. Dai primi riscontri le castagne risultano sane e, dopo gli anni segnati dalla cinipide, questo è un risultato importante”, sottolinea Sarno.

Anche sul mercato le castagne di Avellino potrebbero avere vita più facile. “Qualcosa comincia a muoversi. Si tratta poi di frutti che si mantengono a lungo e che quindi sono più semplici da commercializzare”. 

La cooperativa distribuisce sia prodotto sfuso sia confezionato in varie grammature, da 0,5 a 25 chili. “L’anno passato è andato bene. Quando c’è produzione e il mercato risponde, non ci si può lamentare. Anche i prezzi sono stati soddisfacenti. Competere con le grandi fabbriche non è semplice, ma ci difendiamo abbastanza bene”. 

Per Marisa Sarno tutto parte dalla terra e dalla cura del prodotto: “Oltre a quello che ci viene conferito dai soci, abbiamo dei fondi in affitto che gestiamo direttamente. I cambiamenti climatici rappresentano una grande sfida ma, per avere un prodotto di qualità, ci vuole cura: dai trattamenti alla concimazione, alla pulizia del fondo. Noi siamo i primi ad andare nei castagneti. Ragioniamo più da contadini che da commercianti”. 

La Cooperativa Due G ha ottenuto anche la certificazione Global Gap che prevede il rispetto di rigorosi standard qualitativi, con rintracciabilità documentata.

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