Agea ha annunciato di recente il potenziamento delle attività di investigazione sulle frodi in agricoltura, con un particolare focus sugli aiuti comunitari. Non un problema marginale ma "una delle maggiori criticità che Agea deve affrontare".
Parole che confermano quello che la cronaca restituisce: dati e storie di truffe. L'ultima è stata svelata nei giorni scorsi con un titolo chiaro - "Truffa aggravata e riciclaggio in danno dell’Unione europea sequestrati beni e denaro per un valore di 700mila euro" - in una nota della Dia (Direzione investigativa antimafia).
A Caltanissetta l'operazione di tribunale, Dia e guardia di finanza
Non si tratta di una truffa di poco conto visto i mezzi impiegati e la visibilità data all'operazione. Iniziamo dall'origine. L’indagine ha avuto origine da una serie accertamenti e di attività info-investigative eseguite dal centro operativo Dia e dal nucleo di polizia economico finanziaria della guardia di finanza di Caltanissetta.
Gli investigatori mediante riscontri incrociati e interrogazioni mirate alle varie banche dati, ad acquisizioni documentali e all’analisi dei flussi finanziari hanno ricostruito un "articolato reticolo societario adoperato per movimentare i corposi finanziamenti comunitari e, dopo averli illecitamente conseguiti, ripulirli”.
L'esito: quattro indagati, due coniugi impiegati statali
Il risultato delle investigazioni ha portato a quattro indagati: "tra i quali due coniugi i quali, sebbene formalmente impiegati statali, risultavano di fatto e di diritto gestire alcune attività economiche, tutte legate al settore agricolo ed alcune delle quali percettrici di contributi Agea (Agenzia per le erogazioni in agricoltura)".
L'indagine individua altre due figure: il titolare di ditta individuale nonché amministratore di altre due società, tutte operanti nel settore agricolo e un quarto soggetto che "si è adoperato per effettuare molteplici operazioni di trasferimento di denaro in modo da ostacolare l’individuazione della illecita provenienza del denaro, realizzando quindi la fattispecie illecita del riciclaggio".
Truffe all'Ismea con le agevolazioni per l'insediamento di giovani in agricoltura
A conclusione delle attività di indagine sono stato riscontrate "la commissione di truffe ai danni dell’Ismea e della stessa Agea, che si inseriscono nell’ambito di un unico disegno criminoso a partire dal trasferimento, con le agevolazioni per l’insediamento di giovani in agricoltura, di un rilevante fondo con annessi fabbricati rivenduto con relativa plusvalenza all’Ismea. Detto trasferimento si è rivelato essere fittizio in quanto il bene è rimasto nella disponibilità degli indagati riconducendo il tutto ad una operazione di autofinanziamento attingendo da fondi pubblici".
Sulla base dei dati emersi dalle indagini Il giudice per le Indagini preliminari del tribunale di Caltanissetta, su richiesta della Procura Europea – ufficio di Palermo -, ha emesso un decreto di sequestro preventivo su beni mobili, immobili o societari dei soggetti coinvolti per un valore di 700mila euro.
I reati contestati? Truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, autoriciclaggio e riciclaggio.
Con la digitalizzazione, le nuove tecnologie e un progetto pilota è stato possibile "restringere notevolmente l’analisi di rischio" così da orientare il lavoro sull'obiettivo. Tra i comportamenti illegali riguardano dichiarazioni false, sovvenzioni non conformi, doppio finanziamento, manipolazione dei documenti, uso improprio dei fondi e casi di caporalato.
L'intervento di Ismea
La notizia ha visto l'intervento di Ismea con una nota: "Si esprime il più sentito plauso per l’operazione che rappresenta un importante segnale di presidio della legalità. L’Istituto ringrazia tutte le autorità coinvolte, nonché ogni singolo operatore impegnato, per il prezioso contributo offerto nell’interesse della collettività e della tutela delle risorse pubbliche”. Insomma c'è da lavorare per evitare queste truffe.
Un fenomeno notevole. Nel rapporto della Procura europea (Eppo) sulle attività del 2023, l'Italia è il Paese con il valore più alto in termini di danni finanziari al bilancio della Ue con 6,02 miliardi di malversazioni.