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Ortofrutta: l’Emilia Romagna fa squadra per supportare le sue imprese

La Regione convoca per il 22 luglio gli istituti di credito e lavora con le associazioni agricole per trovare forme di sostegno

Il settore ortofrutticolo dell’Emilia Romagna è in difficoltà e la Regione convoca per il 22 luglio gli istituti di credito e le associazioni agricole per trovare forme di sostegno al settore.

L’incontro – promosso dall’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi, anche su richiesta delle associazioni agricole – metterà a confronto le rappresentanze del mondo bancario con le necessità della gestione finanziaria che vengono del mondo agricolo. L’obiettivo è individuare azioni e strumenti concreti per dare una risposta alle imprese.

“L’ortofrutta – sottolinea Mammi – è un settore vitale per la nostra regione e per l’intero Paese. Il settore ortofrutticolo sta attraversando un momento difficile: la Regione è al fianco delle imprese agricole per accompagnarle e supportarle in questa fase complessa, per costruire le condizioni di un rilancio vero, che rafforzi il comparto, facendo leva sui nostri punti di forza, a partire dalla qualità dei prodotti. Credo sia giusto far partire un confronto anche con gli istituti di credito, per l’importante ruolo che possono giocare a supporto delle imprese”.

Ma l’assessore Mammi si sta anche adoperando per promuovere un incontro ad hoc tra la consulta agricola regionale e il ministro delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli. Mammi ha già scritto nei mesi scorsi al ministro per richiamare l’attenzione del Governo sulla difficile situazione che il settore sta affrontando. In quell’occasione ha presentato un progetto rilancio dell’ortofrutta, condiviso con le associazioni agricole regionali, strutturato in sei punti.

Il piano triennale in sei punti

Gli obiettivi principali del piano, che si muove in una prospettiva almeno triennale, sono la riduzione dei costi di produzione e il sostegno agli investimenti per l’adattamento ai cambiamenti climatici, la ricerca di nuove tecniche di difesa chimica e biologica, l’attivazione di strumenti finanziari per la gestione dei rischi, la riconversione varietale in funzione del mercato e la promozione delle eccellenza regionali, a partire dalla Pera Igp il cui progetto di rilancio verrà finanziato dalla Regione per oltre 2,3 milioni.

La Regione ha anche sollecitato  lo sblocco dei 70 milioni stanziati per i danni delle calamità nel 2020 dalla Legge di stabilità e dei 161 milioni riconosciuti nel Decreto Sostegni bis messi a disposizione per le gelate della scorsa primavera. A breve, poi, il riparto dei 20 milioni del decreto Legislativo 102 sul 2020.

Bertinelli (Coldiretti): “Bene Tavolo regionale e banche anticrisi, ma servono fondi Ue”

“I danni da cimice asiatica, le gelate e le malattie fungine come la maculatura bruna sono costate al comparto ortofrutticolo in Emilia-Romagna oltre 700 milioni negli ultimi tre anni, con settori particolarmente colpiti come la pericoltura: condividiamo l’iniziativa della Regione di un tavolo di confronto con gli istituti di credito per dare sostegno alle imprese, ma ora occorre un concreto impegno da parte del Governo per trovare le risorse necessarie oltre a quelle fino a ora stanziate, che sono insufficienti a causa dell’ enorme danno complessivo subito dal settore”, ha commentato il presidente di Coldiretti Emilia Romagna, Nicola Bertinelli.

“L’ortofrutta è un patrimonio dell’agricoltura e dell’agroalimentare e merita massima attenzione anche nelle politiche comunitarie – ha aggiunto Bertinelli – Per questo motivo, oltre ad attendere risposte dal Ministero, dopo che la Regione si è attivata per quanto di sua competenza, riteniamo essenziale reperire fondi straordinari dall’Europa”.

Negli ultimi tre anni il settore ortofrutticolo ha subito 110 milioni di danni a causa della cimice asiatica, 220 milioni per le gelate del 2020 e oltre 380 stimati per quelle del 2021. “È necessario uscire dall’emergenza e costruire le condizioni di un concreto rilancio per il comparto”, ha concluso Bertinelli.

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