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Eventi e Fiere

Distretti del cibo, prove tecniche di metaverso

Il 25 novembre a Milano incontro in presenza, ma anche uno spazio virtuale in cui fare networking ed esporre prodotti

In parte sull’oramai classico Teams, in parte in un’innovativa sala conferenze situata nel metaverso, è stato presentato stamattina alla stampa, non senza qualche disguido tecnico dovuto all’acerbità dello strumento, l’evento che si terrà a Milano il prossimo 25 novembre e che avrà come protagonisti i Distretti del cibo. 

Un evento in un luogo simbolo

L’appuntamento è all’Academy Cascina Triulza, in quella che fu, nel 2015, l’area di Expo. Ma gli ospiti avranno modo di incontrarsi anche nel metaverso, in un’area appositamente studiata dalla società di consulenza Ernst & Young per ospitare i Distretti e per permettere loro di raccontarsi, di esporre i propri prodotti, di fare networking. 

“Torniamo in un luogo simbolo perché è stato proprio durante Expo che il progetto Distretti si è concretizzato – ha commentato il presidente della Consulta dei Distretti del cibo Angelo BaroneAbbiamo scelto Milano per parlare di innovazione, ricerca, formazione e buone prassi”. 

L’anniversario della Consulta

Il 25 novembre sarà anche il primo anniversario della Consulta nazionale dei Distretti del cibo, siglata infatti il 25 novembre 2021 a Roma nella sede di quello che al tempo era il Mipaaf (ministero delle politiche agricole, agroalimentari e forestali) e che oggi è il Masaf, ministero dell’agricoltura e della sovranità alimentare.

“La Consulta è nata con l’obiettivo di creare uno strumento capace di fare rete, di mettere in connessione migliaia di realtà produttive – ha ricordato Barone – Un anno di operato ha confermato che fare sistema, anche con le istituzioni, funziona. Saremo lieti di confrontarci con il nuovo Governo, il quale ha messo al centro la sovranità alimentare, tema di cui i Distretti parlano da anni”. 

I risultati

In 12 mesi di lavoro la Consulta ha inanellato una serie di risultati, il primo l’approvazione nella legge di bilancio di dicembre 2021 di un finanziamento di 120 milioni da destinare a 20 programmi di Distretto già cantierabili.
“Grazie al provvedimento, frutto di mesi di confronto tra Consulta e istituzioni, è stato messo al sicuro un investimento complessivo, tra pubblico e privato, di 309 milioni – ha sottolineato il presidente – I primi progetti saranno già operativi nel 2023″. 

Altro momento importante è stata la partecipazione lo scorso giugno dei rappresentanti della Consulta alla Rural Pact Conference di Bruxelles, un’occasione che ha permesso ai Distretti del cibo di portare la propria esperienza e di raccontare il proprio ruolo centrale nello sviluppo locale sostenibile.

“Inoltre – ha proseguito Barone – a Firenze, nell’assemblea dello scorso luglio, è nata l’alleanza tra Consulta, istituzioni, mondo accademico, enti di cultura, a partire dall’associazione che riunisce i 58 siti Italiani Unesco e alla costituenda associazione Paesaggi storici rurali. Abbiamo inoltre firmato un protocollo d’intesa con l’Accademia dei Georgofili”.

E’ stata infine chiusa una convenzione con Banca Intesa: “Si tratta di un importante braccio finanziario che accompagnerà le aziende nel percorso dell’innovazione“.

I temi centrali

Durante l’evento del 25 non si parlerà solo di Distretti, ma anche di Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza), di  contratti di distretto e di filiera. Tra le anticipazioni, l’annuncio della nascita del Centro studi della Consulta che avrà sede all’Università di Firenze e l’istituzione di un corso di alta formazione per la promozione della conoscenza e la conservazione dei paesaggi agricoli tradizionali, in collaborazione con il programma Giahs (Globally important agricultural heritage systems) della Fao (Organizzazione delle nazioni unite per l’alimentazione e l’agricoltura). 

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