Comunicato stampa Ismea
Ortaggi, prezzi alle stelle anche in campagna
Il gelo fa strage dei raccolti di pien’aria
Le tensioni sui prezzi degli ortaggi non risparmiano le fasi a monte del consumo. E gelo e maltempo mettono le ali anche ai prezzi alla produzione e all’ingrosso, in un contesto pesantemente influenzato da frequenti vuoti d’offerta.
Da un monitoraggio Ismea emergono perdite e danni e irreversibili in tutti gli impianti nazionali di pien’aria, con pesanti ricadute, inoltre, per le produzioni serricole della zona costiera siciliana.
Una situazione – sottolinea l’Ismea – che anche in campagna ha causato improvvise impennate dei prezzi, spingendo i listini all’origine degli ortaggi su livelli nettamente più elevati rispetto a metà dicembre, prima che l’ondata d’aria fredda investisse la Penisola.
Le ultime rilevazioni, in particolare, mostrano in Puglia aumenti di quasi l’80% per i cavolfiori, che da 0,35 euro il chilo di metà dicembre sono passati, la scorsa settimana, a 0,62 euro franco azienda produttrice.
Rincari tra il 50 e oltre il 100 per cento si registrano inoltre per le lattughe Romana e Iceberg a Siracusa, mentre il prezzo del radicchio è quasi triplicato a Verona portandosi oltre la soglia di un euro il chilo, da 39 centesimi rilevati prima di Natale.
Forti rincari in Puglia anche per i carciofi, più che raddoppiati a Foggia e in aumento del 90% a Bari. In Sicilia si segnalano incrementi del 45% franco produttore, mentre lo spinoso sardo ha limitato gli aumenti a un più 21%.
All’ingrosso, intanto, le rilevazioni Ismea confermano le forti tensioni della fase a monte all’origine. Sulla piazza di Verona la lattuga ha raggiunto 2,41 euro il chilo franco mercato, da 0,86 euro della settimana pre-gelo (+182%). Dal 30 a oltre l’80 per cento gli aumenti dei cavolfiori a seconda delle piazze, con rincari in oltre a due o tre cifre per carciofi, pomodori e radicchi.