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Positivi i risultati di Fruitylife alla fine del secondo anno

Raggiunti 60 milioni di lettori e quasi 9 milioni di consumatori nei punti vendita

Giunto alla fine del suo secondo anno, Fruitylife, il progetto europeo triennale, coordinato da Alimos, fa il punto della situazione. Nato con l’obiettivo di promuovere il consumo di frutta e verdura di qualità e rassicurare i consumatori sulla loro salubrità, sicurezza e affidabilità, la campagna di informazione e promozione “Fruitylife – Frutta e verdura, sana e sicura”, co-finanziata da Unione Europea e Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali ed attiva in Italia, Francia e Germania, ha concluso la seconda annualità raggiungendo risultati molto positivi. Sono, infatti, 60 milioni e 230 mila i lettori raggiunti con articoli su stampa e web e 8 milioni e 730 mila i consumatori attraverso materiali esposti e distribuiti nei punti vendita in cui si sono svolte le iniziative d’informazione.

In totale sono state 970 le azioni – ognuna di una settimana – messe in atto nei punti vendita delle tre nazioni europee in cui è attivo il progetto (Italia, Francia e Germania), grazie alla partecipazione di cinque aziende fornitrici di prodotto (Alegra, Apofruit Italia, Conor, Naturitalia e Orogel Fresco) socie di Alimos e grazie anche alla collaborazione di catene distributive, quali Coop, Conad, In’S Mercato, Cedi Marche, Poli Supermercati, Sidis, Vega, la tedesca Coop eG e le francesi Casinò e Biocash, ma anche di gruppi leader della ristorazione commerciale, come Camst e Cir Food in Italia e AFL in Francia.

Secondo Massimo Brusaporci, responsabile del Progetto e direttore di Alimos: «E importante mangiare frutta e verdura, ma è fondamentale nutrirsi bene e in sicurezza. In un contesto di regole certe e in un sistema di controlli efficace, questo è possibile. L’UE con la nuova PAC – prosegue il dott. Brusaporci – continua a ribadire l’importanza della sicurezza alimentare, poiché ritiene che i suoi attuali cinquecento milioni di consumatori abbiano diritto di ricevere un regolare approvvigionamento di alimenti sani, nutrienti e a prezzi accessibili. Naturalmente questo risultato, in un quadro di politica agricola complesso e di lungo respiro, è perseguito sia direttamente, con azioni mirate sui controlli ai produttori e sui prodotti stessi, sia attraverso azioni che favoriscono lo sviluppo di un’agricoltura diversificata e attenta all’ambiente».

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