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Le virtù antitumorali della mela

Secondo uno studio dell’Istituto Mario Negri di Milano, mangiare mele ridurrebbe l’incidenza del tumore al colon-retto

Che la mela sia il frutto della salute è un dato proverbiale. Ma oggi anche la scienza offre la patente di veridicità al celebre detto che mangiarne regolarmente allontani dalle malattie e, quindi, dai medici. Secondo uno studio dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri di Milano (condotto su 4154 soggetti, 1.953 dei quali affetti da tumore al colon-retto, con un’età compresa tra i 19 e i 74 anni) la mela, con le sue proprietà antiossidanti, ridurrebbe del 30% il rischio del tumore al colon-retto. Fulcro di tutta la ricerca è l’azione delle proantocianidine, le sostanze presenti in tutte le mele, in particolare sulla buccia, che contribuiscono in modo significativo all’attività antiossidante di questi frutti. Un’alimentazione ricca di proantocianidine, insieme a un’alimentazione corretta ed equilibrata,  proteggerebbe, quindi, dal rischio di insorgenza di queste patologie. Nei prossimi mesi i risultati emersi da questo studio verranno fatti conoscere ai consumatori italiani grazie alle attività programmate dalla campagna informativa “La Mela. Il frutto dei molti piaceri”, giunta al suo ultimo anno di attività. Finanziata con il contributo della Comunità Europea, di Italia, Francia e Olanda e realizzata da Assomela, Interfel e Dutch Produce Association.

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