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Italia sempre più importante per Bonduelle

Nuovi progetti e fatturato in crescita per la divisione italiana.

Italia sempre più importante per Bonduelle

Bonduelle, che ha sede nel nord della Francia a Lilla, ha chiuso l’ ultimo esercizio con un fatturato generato in Italia in crescita del 10% a 160 milioni di euro, secondo quanto è stato reso noto oggi assieme ai risultati dell’ anno finanziario del gruppo che si è chiuso al 30 giugno.
Pur avendo già conquistato il 18% del mercato dell’ insalata in sacchetti pronta al consumo, il 20% di quello del mais e, con i suoi Tetrabrick, una crescente quota dei legumi in conserva, Bonduelle ha pronti ‘numerosissimi progetti” per rafforzare la sua presenza in Italia. Lo ha precisato all’ Ansa il direttore generale del gruppo, Giampaolo Schiratti, arrivato alla Bonduelle nel 1997 dalla Cirio. In arrivo, precisa, ci sono i distributori automatici che invece di distribuire panini e barrette di cioccolata propongono vaschette di insalata e verdure fresche (…)

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“Al momento ne abbiamo una ventina in prova, se andrà bene, come pensiamo, li distribuiremo in tutto il Paese” ha aggiunto.
“Il mercato della ‘quarta gamma’ (i sacchetti di insalata) é in piena espansione, con una crescita del 30%. In tre anni siamo passati dallo 0 al 18% del mercato”, ha detto ancora Schiratti, ricordando che Bonduelle ha lanciato questo prodotto con il suo marchio dopo aver unito le forze di Cielo e Campo, comprato nel 2000 e Ortobel nel 2001.
“Grande soddisfazione abbiamo avuto anche con i Tetrabrick di verdure, che abbiamo lanciato nel 2003. In un anno e mezzo, le nostre vendite sono state moltiplicate per 1,7 volte, con una notorietà che è salita rapidamente dal 10 al 25%”, prosegue Schiratti sottolineando come questa nuova confezione delle conserve di legumi abbia conquistato il 20% di nuovi consumatori.
Il gruppo ha chiuso l’ anno finanziario 2003/2004 con un fatturato in progresso del 5,7% a 1,39 miliardi di euro. L’ utile netto e quello operativo hanno accusato un lieve calo, scendendo rispettivamente da 39,9 a 38,3 milioni e da 74,9 a 73,4 milioni a causa di importanti investimenti per riorganizzare l’ apparato industriale. Grazie alle ristrutturazioni e al lancio di nuovi prodotti, il gruppo si attende un significativo miglioramento dei suoi risultati nell’ anno 2004-2005.
(ANSA).

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