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Il Molise pensa all’opportunità – nocciole

Le particolarità della frutta secca sono state al centro di un convegno dal titolo: “Biodiversità dell’Alto Molise. Dal tartufo al nocciolo.

Delle potenzialità di una produzione corilicola se ne è discusso in un convegno.

Le opportunità offerte dal momento d’oro della frutta secca sono state al centro di un convegno dal titolo: “Biodiversità dell’Alto Molise. Dal tartufo al nocciolo. Le prospettive di valorizzazione”, svoltosi la scorsa settimana a Vastogirardi (IS), presso la riserva di Montedimezzo.

L’incontro, organizzato dal Comune di San Pietro Avellana e dall’Onorevole Laura Vennittelli (membro della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati e prima firmataria della risoluzione sulle opportunità di coltivazione della frutta secca) è stato patrocinato dalla Regione Molise e dalla Provincia di Isernia. “Con questo convegno – ha spiegato il sindaco di San Pietro Avellana, Francesco Lombardi – abbiamo voluto focalizzare l’attenzione su un tema si sempre costante attualità: il recupero delle aree agricole abbandonate nei comuni montani; la possibilità di lavorare e rendere produttivi nuovamente i terreni agricoli in abbandono può essere una delle chiavi di volta della rinascita di questi territori; in questo settore i margini di crescita sono molto forti. Il recupero ambientale inoltre consentirebbe di mitigare fenomeni di dissesto idrogeologico del territorio, di valorizzare lo stesso e creare opportunità di crescita e sviluppo, anche alla luce delle azioni governative attive in questo campo e alle porte del nuovo Piano di Sviluppo Rurale 2014-2020 che la Regione Molise ha già provveduto ad attivare. Il tema dello sviluppo della coltivazione del nocciolo (che vede l’Italia come secondo produttore al mondo dopo la Turchia) è di notevole attualità perché vede il forte coinvolgimento di grandi aziende agroalimentari interessate ad investire nel settore. San Pietro Avellana (una parte del nome del comune deriva proprio dal corylus avellana) ha un legame con il nocciolo che si perde nella notte dei tempi e coltivare in questo, molto vasto territorio, aumenta decisamente le probabilità di una buona riuscita dell’investimento”.

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