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Trend e Mercati

Il progetto mela Fujon entra nel vivo

Presentata tre anni fa dal Civ, verrà piantata da 10 aziende su 10 ettari ciascuno per 5 anni

È una varietà simile alle mele Fuji, sia nell’aspetto che nella qualità, ma allo stesso tempo è caratterizzata da tratti innovativi che rendono la sua produzione ancora più efficiente. È la mela Fujon che tre anni fa il Civ – Consorzio Italiano Vivaisti di Ferrara, presentò nel corso di Interpoma a Bolzano all’interno delle serie di nuove varietà denominata “Sweet Resistants®”, mele dolci e particolarmente resistenti alla ticchiolatura.

Da allora le mele Fujon sono state piantate in molti frutteti pilota in molte aree del nostro Paese evidenziando, oltre alla sua naturale resistenza, anche caratteristiche peculiari molto interessanti: facilità di colorazione in situazioni climatiche difficili, epidermide non suscettibile al cracking e poco sensibile alle scottature, produzione costante e, infine, conservazione molto buona, sia dal punto di vista della croccantezza che del sapore.

Questo progetto entra ora nella sua fase decisiva, grazie all’adesione di 10 aziende italiane che si sono impegnate a sperimentare la mela Fujon per cinque anni su una superficie di 10 ettari ciascuno. Si tratta di: Patfrut di Ferrara, Lagnasco Group di Cuneo, S.F.T. – Società Frutticoltori Trento Sca di Trento, Co.Fru.Ta di Giacciano con Baruchella (Ro), AFE – Associazione Frutticoltori Estense ( Ferrara), Cico di Tresigallo (FE), Agrintesa (Faenza), Melavì (Sondrio), Cooperativa Frutta Castelbaldo (Padova), TC Frutta di Ostellato (FE).

A ottobre di quest’anno (8, 9 e 23), il Civ ha organizzato tre giornate di visite tecniche in tre diverse aree di produzione, di pianura, pedemontana e collina.

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