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Trend e Mercati

Differenze di origine e consigli per la conservazione dei kiwi. Il parere di Alessandro Fornari

Il direttore di KiwiGold ci guida tra gusto, caratteristiche e stagionalità dei kiwi

Voi coordinate produzione, approvvigionamento e distribuzione delle due tipologie di kiwi tutto l’anno. Quali sono, a livello di qualità e caratteristiche organolettiche le differenze tra le due tipologie di kiwi italiani e quelli che provengono dall’estero?

Non esistono differenze legate al territorio di produzione. I maggiori produttori di Italia, Nuova Zelanda e Cile possiedono caratteristiche ambientali ottimali per la produzione del kiwi. La vera differenza, che può portare ad una percezione di maggiore o minore qualità dei frutti, risiede nel controllo dei processi produttivi e degli standard di qualità adottati. La Nuova Zelanda, in questo, è sicuramente il paese produttore che riesce a garantire uno standard elevato di qualità dei frutti in modo costante e su una percentuale significativa della produzione agricola. La stessa esperienza ci riguarda da vicino relativamente a Jingold, prodotto oggi in Italia ed in Cile, commercializzato con un unico marchio in periodi diversi dell’anno, con gli stessi standard qualitativi. Il coordinamento su standard qualitativi minimi condivisi è un’esperienza che dovremmo essere in grado di trasferire, su più larga scala, anche ad hayward, poiché rappresenta l’aspetto chiave per la valorizzazione della produzione italiana di kiwi.

Uno dei temi ricorrenti nel mondo dell’agroalimentare, tra i tanti, è quello del consumo in base alla stagionalità. I nostri Kiwi terminano in primavera la commercializzazione. Da maggio a ottobre si passa ai quelli di importazione: avete notato differenze di gradimento da parte dei vostri acquirenti? Il consumatore italiano, nel caso del kiwi, ha preconcetti rispetto a quelli di importazione?

Volendo generalizzare a tutta l’ortofrutta, l’origine italiana è sicuramente un valore aggiunto per i consumatori italiani. Nel caso specifico del kiwi, però, la stagionalità sembra non rappresentare un limite all’acquisto. Il kiwi non è un frutto stagionale nell’immaginario del consumatore, proprio perché la sua distribuzione è costante durante l’anno, grazie anche al fatto che la produzione dell’emisfero sud ha, comunque, caratteristiche qualitative elevate.

Come va conservato il kiwi, di entrambe le tipologie, a casa? In frigo? Cosa dobbiamo osservare, quando l’acquistiamo, per capire se dobbiamo aspettare a consumarlo oppure è il momento giusto?

Una volta acquistati i kiwi, se tastandoli li trovate duri, conservateli fuori dal frigo finché non maturano. Per accelerare la maturazione potete aggiungere qualche mela. Conservateli, invece, in frigo se volete consumarli dopo qualche settimana. Oppure comprate i kiwi Jingold ‘maturi al punto giusto’ a polpa gialla o verde, a voi la scelta. Dovete solo sbucciarli. Noi abbiamo già pensato a tutto il resto.

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