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Retail

Banco Fresco: apertura a Paullo. E piano di espansione

Riccardo Coppa: “Quest’anno ci saranno altre inaugurazioni. Dal 2023 cresceremo al ritmo di 15 punti di vendita annui”

Nuovo taglio di nastro per Banco Fresco, che oggi ha inaugurato, a Paullo (Milano), il sesto store in Italia, il quarto in Lombardia. “Non ci fermiamo qui – ha riferito a myfruit.it Riccardo Coppa, direttore generale dell’insegna – Nel 2022 ci saranno nuove aperture, concentrate nelle regioni del nord. Dal 2023 in poi contiamo di aprire 15 punti di vendita l’anno”.

Il format

Nata nel 2017, Banco Fresco è la catena retail specializzata nei freschissimi che appartiene al Gruppo Prosol Compagnia di Gestione. Sono circa 3.250 le referenze proposte: l’ortofrutta è il cuore centrale dell’offerta, a cui si affiancano formaggi, latticini, macelleria, salumeria, pescheria, panetteria e grocery. Sono due i punti di vendita in Piemonte, uno a Torino, l’altro a Beinasco (Torino), e quattro in Lombardia, Crema, Cremona, Cantù (Como) e Paullo. 

I supermercati Banco Fresco evocano i mercati coperti interpretati in chiave moderna: un luogo dove fare la spesa e dove fermarsi per una pausa nell’attigua caffetteria Panfe’, insegna che appartiene anch’essa al gruppo Prosol.

Il negozio di Paullo

Lo store di Paullo ha una superficie commerciale di mille metri quadrati, di cui una buona parte occupati dal reparto ortofrutta. Il nuovo punto di vendita, come ha fatto notare il sindaco del comune Federico Lorenzini intervenuto all’inaugurazione, è un’opportunità per il territorio, grazie all’inserimento di 40 risorse: “Esprimo grande soddisfazione a nome dell’intera comunità, poiché l’arrivo in città di un’insegna come quella di Banco Fresco, che mette al centro la qualità dei prodotti e una cultura del cibo incentrata sulla sostenibilità e sulla lotta agli sprechi, porta senza dubbio ricchezza per i cittadini, sia per i nuovi posti di lavoro creati, sia per la valorizzazione della filiera corta a vantaggio dei produttori locali”.

Il reparto ortofrutta

Nel reparto ortofrutta lo sfuso regna sovrano. “L’obiettivo – ha spiegato Coppa – è di azzerare, laddove possibile, il packaging, poiché Banco Fresco si distingue per l’impegno nel salvaguardare il più possibile l’ambiente. Inoltre, per supportare chi è in difficoltà e per combattere lo spreco di cibo, Banco Fresco ha scelto come partner Banco Alimentare, storica fondazione che da oltre 20 anni recupera le derrate in eccesso e le ridistribuisce a chi ne ha bisogno”.

Quanto alla provenienza dei prodotti, si punta sul made in Italy: “Il principale criterio di scelta è però la qualità del prodotto e il suo gusto, soprattutto nel reparto ortofrutta – ha puntualizzato il manager – Pertanto, a parità di caratteristiche organolettiche, la prima scelta è sul prodotto italiano. Ma non escludiamo di approvvigionarci altrove, qualora il mercato interno non possa garantire la qualità che ricerchiamo”.

A questo proposito è vasto l’assortimento di prodotti esotici: “Un altro criterio di scelta importante è la stagionalità – ha concluso Riccardo Coppa – Ma non possiamo ignorare le nuove tendenze che vedono l’incremento del consumo dei prodotti tropicali. Anche nella scelta di queste referenze, la logica è quella della migliore qualità disponibile”.

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