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Reparto Ortofrutta

Rewe presenta i risultati del controllo di qualità

rewe

Per alcune varietà di ortofrutta la quota di contestazioni si è azzerata

Nel 2016 i vertici di REWE annunciarono un rigido controllo qualità sui prodotti ortofrutticoli dei fornitori italiani. Due anni dopo l’avvio di questo processo si toccano, anzi si misurano i risultati: per alcune varietà la quota di contestazioni è scesa allo zero virgola. In pratica inesistente. Al tradizionale incontro al Macfrut con i produttori italiani i manager dell’azienda con 15 mila punti vendita in Europa hanno sottolineato l’importanza di questi risultati ottenuti grazie ad una precisa strategia aziendale basata su tre pilastri: filiera corta; comunicazione diretta e continua, a partire dei campi, con gli agricoltori; programmazione stagionale delle colture.

“In questo momento alcuni nostri colleghi stanno controllando ogni cestino di fragole perché in Germania arrivino tutte in perfette condizioni per la Festa della Mamma“. Parole di Annabella Donnarumma dal 2017 Amministratore Delegato di Eurogroup Italia, l’azienda italiana del gigante tedesco, che fattura 58 miliardi di euro e si occupa dell’acquisto e della vendita di frutta e verdura – davanti ai fornitori italiani di ortofrutta. Un rapporto di fiducia con radici storiche: “Con alcuni la relazione va avanti da oltre 30 anni”. Una collaborazione con il gruppo tedesco della grande distribuzione, in Italia presente con l’insegna Penny, che negli ultimi anni ha messo al centro il controllo di qualità.

Il prodotto deve essere perfetto, il cliente non perdona, ed il traguardo sembra vicino. La conferma arriva dalle slide che la manager italiana, ma da 27 anni in forza all’azienda tedesca, ha mostrato soddisfatta dal palco del meeting: “Abbiamo abbassato la quota contestazioni di diversi punti. Faccio un esempio: nella lattuga, prodotto non facile, siamo passati dal 4,2 % allo 0,3%. Un risultato incredibile”. Numeri apprezzati dai manager tedeschi che prima della CEO italiana hanno illustrato struttura, marketing e cultura aziendale ai fornitori italiani e soprattutto ribadito che acquistno solo merce di qualità: “Noi non compriamo un pomodoro, noi vogliamo il miglior pomodoro”.

“Non dovete vederci come poliziotti, ma come consulenti”, sottolinea Donnarumma rivolta ai produttori italiani per ribadire: “La sinergia migliora la performance. Abbiamo implementato la presenza sul campo, nei campi. E i risultati come vedete ci hanno dato ragione”. Si parte dalla fonte primaria, da un lavoro pensato prima ancora di andare nei campi. Quest’ultimo è un aspetto significativo perchè Rewe, attraverso Eurogroup Italia, decide con i fornitori i periodi, per esempio, della semina. Insomma una presenza costante dove si fornisce l’assistenza tecnica necessaria per migliorare il prodotto.

Non si possono non citare gli esempi, illustrati al meeting, di alcune scelte di marketing di successo in Germania ed Austria, dove il gruppo ha investito molte risorse nel biologico e lanciato una campagna sui prodotti con qualche imperfezione ottica e visiva: “Non ci sono mai arrivate così tante lettere di ringraziamento, soprattutto di genitori, perché abbiamo fatto conoscere come è fatta la nostra frutta e verdura”. Insomma il prodotto così come arriva dai campi ha dato un’idea di naturalità che ha stregato i consumatori. 

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