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Reparto Ortofrutta

Pallottini (Italmercati). Appello alla politica per un’unica fiera di settore

Il presidente di Italmercati riapre il dibattito. “La politica si faccia carico del problema”.

Manca poco alla prima edizione riminese della storica fiera di settore Macfrut (dal 23 al 25 settembre), dopo che a fine maggio è andata in scena la prima, invece, di Fruit Innovation a Milano. Uno dei temi del settore sarà certamente anche quest’anno quello della moltiplicazione delle manifestazioni dedicate al settore ortofrutticolo presenti in Italia. Dopo la dipartita di Fruit Gorumet Expo di Verona, l’argomento continua ad essere, se non proprio al centro del dibattito, quanto meno presente, soprattutto dopo la giornata dedicata a frutta e verdura andata in scena recentemente all’Expo milanese che certo non ha brillato per la partecipazione di molte delle componenti principali che rappresentano il settore sia in Italia che all’estero.

Parte da qui l’intervento di Fabio Massimo Pallottini, presidente della neo organizzazione Italmercati alla quale fanno capo i Centri Agroalimentari di Roma, Milano, Torino, Firenze e Napoli. Secondo il manager romano, infatti, l’assenza di molte componenti all’Expo “ha messo in evidenza, ancora una volta, come l’ortofrutta necessiti di una rappresentanza più forte, di un riferimento di sistema per arrivare al quale tutti dovremmo impegnarci”.

Secondo Pallottini – che l’anno scorso aveva ipotizzato la nascita di un’unica fiera a Roma dal nome Fruit and Vegs (vedi qui) – il problema rimane ancora attuale e nei prossimi mesi “va affrontato perché è uno dei nodi essenziali che il settore deve sciogliere per ritrovarsi come sistema”. Possibile soluzione? L’intervento della politica, a partire dal Ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina e da Carlo Calenda, viceministro allo Sviluppo Economico: a loro spetta, secondo Pallottini, trovare una solouzione. “Il settore deve fare squadra per investire su un unico grande evento a livello nazionale. È un’esigenza molto avvertita dagli organismi rappresentativi, dalle associazioni e dalle singole aziende per ovvii motivi, anche economici, ma c’è inoltre un’immagine Italia da trasmettere al mondo in modo più unitario”.

Ecco quindi l’appello ai due ministeri affinché nel 2016 l’Italia si presenti con un’unica fiera. “Le divisioni – conclude Pallottini – non giovano a nessuno”. Difficile prevedere come si svilupperà la questione, chi sarà disposto a fare un’eventuale un passo indietro o se tutto rimarrà immutato, con alla finestra molte realtà del settore che quest’anno hanno deciso, quasi per protesta, di non partecipare a nessuna delle due fiere al momento presenti in Italia.

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