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Reparto Ortofrutta

Sisa: localismo, velocità nella comunicazione e resi inesistenti

Centralismo negli acquisti, ma anche autonomia decisionale. Le considerazioni di Mauro Rudello

Tre piattaforme di acquisto, una che si rifornisce dal mercato padovano e veronese, l’altra da Roma e l’ultima da Pescara. “L’approvvigionamento segue anche logiche di localismo e quindi cerchiamo di privilegiare, dove e quando è possibile, prodotti a Km 0 e di filiera corta. Però, quando ce n’è bisogno, è necessario spostarsi ovunque”. Mauro Rudello, buyer ortofrutta di SISA per l’area Centro-Nord sembra abbastanza ottimista, soprattutto vedendo l’andamento della sua area nel mese di agosto: “Abbiamo registrato ottime performance di vendita: volumi leggermente superiori e fatturato, invece, molto interessante”. I tanti responsabili dei reparti ortofrutta dislocati sul territorio, che lavorano su metrature molto differenti tra loro (dal Superette da 150 mq ai Superstore) che autonomia hanno dal punto di vista decisionale dell’assortimento?: “Hanno, ovviamente delle tracce da seguire e quindi si attengono a linee guida che valgono per tutti i punti vendita SISA, ma al tempo stesso hanno una certa autonomia, anche nella composizione delle offerte che poi si trovano sui volantini”. La professionalità dei soci dei vari punti vendita (la rete del gruppo è composta da oltre 600 soci-imprenditori) è un valore aggiunto sotto molti punti di vista, anche per quanto riguarda la delicata questione dei resi, che in un comparto come quello del fresco e dell’ortofrutta risulta decisivo: “La percentuale è bassissima se non praticamente nulla. Lavoriamo con persone esperte e gestiamo insieme l’approvvigionamento, quindi non abbiamo alcuna criticità da questo punto di vista”. La tecnologia, poi, ha cambiato completamente il modello di comunicazione interna: “Oggi è quasi inutile sottolinearlo, però è indubbio che con internet il tempo che intercorre tra la comunicazione nei punti vendita delle promozioni in essere e la successiva esposizione della merce è di 12/18 ore, cosa impensabile fino a qualche anno fa”. A questo, infine, si aggiunge il lavoro degli ispettori di zona che danno un fondamentale supporto per creare i display giusti.

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