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Pomodoro da industria: al nord ancora nessuna intesa sul prezzo

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Autore Redazione

Anicav: “Da parte agricola serve senso di responsabilità”

Accordo ancora in stallo per la gestione dalla prossima campagna di trasformazione del pomodoro nel bacino nord Italia.

In considerazione dell’attuale distanza negoziale che potrebbe incrinare il modello virtuoso di relazioni di filiera, la delegazione industriale che ha partecipato all’ultimo incontro tra le parti ha proposto importanti novità in termini di ammodernamento contrattuale, proprio con l’obiettivo di raggiungere un accordo nel più breve tempo possibile.

La proposta prevede un contratto biennale (2023 e 2024) con l’intento di sostenere la stabilità del settore, assicurando un equo compenso per i produttori agricoli, e al contempo, una migliore ed efficace programmazione delle produzioni. Il prezzo medio di riferimento proposto, fisso per i due anni, è di 135€/t, superiore del 24% rispetto allo scorso anno. Questa cifra comporterebbe un esborso, per le sole imprese associate ad Anicav, di circa 50 milioni di euro, collocando il pomodoro da industria tra le colture più remunerate. L’industria, pur consapevole di una maggior esposizione ai rischi derivante dalla durata biennale dell’accordo proposto, si è dunque resa disponibile a fornire nuovi e concreti elementi negoziali.

In un mercato caratterizzato dalla grande volatilità dei prezzi delle colture, l’accordo biennale rappresenta una importante novità per il settore agricolo, garantendo certezze e continuità delle produzioni.

E ancora, al fine di riuscire a trovare comunque un’intesa, la delegazione trattante di Anicav, ha proposto anche un’alternativa: un contratto annuale con un prezzo medio di riferimento ancora maggiore, anche in considerazione dell’incognita siccità, pari a 140€/t e superiore del 29% rispetto al 2022.

Si auspica che le proposte vengano valutate con determinazione, senso di responsabilità e forte spirito collaborativo, per la tenuta di un comparto che rappresenta certamente il fiore all’occhiello della produzione e della trasformazione alimentare italiana.

 Fonte: Anicav

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