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Ciliegie: a Vignola prosegue la sperimentazione di difesa integrata

Oggi una conferenza ha fatto il punto della situazione. L’assessore regionale Mammi: “Sosterremo i frutticoltori”

Sta procedendo e, soprattutto, sta dando ottimi risultati, il programma sperimentale di difesa integrata sul ciliegio messo a punto dal Consorzio della Ciliegia di Vignola Igp, con il supporto del Comune di Vignola (Modena), della Regione Emilia Romagna e del Consorzio fitosanitario provinciale di Modena.

I dati della sperimentazione avviata nel 2021 per testare l’efficacia di diversi sistemi di copertura, monoblocco e monofila, per proteggere le ciliegie sia dal fenomeno del cracking (causato dalla pioggia), sia dai danni provocati dall’insetto Drosophila Suzukii, sono stati presentati questa mattina nella sala consiliare del municipio di Vignola, alla presenza in qualità di relatori della sindaca di Vignola Emilia Muratori, del presidente del Consorzio Ciliegia di Vignola Igp Andrea Bernardi, del direttore del Consorzio fitosanitario di Modena, Luca Casoli, e dell’assessore regionale all’agricoltura, Alessio Mammi.

Mentre la sindaca Muratori ha ringraziato la Regione per il supporto che ha dato al progetto (finora ha contribuito con 150mila euro, ndr), ha lodato il lavoro di squadra di tutti i soggetti coinvolti e ha sottolineato anche la grande visibilità che la ciliegia di Vignola ha avuto durante l’ultima edizione di Macfrut (lo stand era all’interno della Regione Emilia Romagna), Bernardi ha commentato, a proposito della sperimentazione in atto: “Non ci saremmo mai aspettati risultati così importanti”.
Lo stesso presidente della Ciliegia di Vignola Igp, ringraziando la Regione Emilia Romagna per il supporto, ha inoltre aggiunto: “Siamo nati nel 1965 e da sempre ci muoviamo nella direzione della tutela del territorio e del reddito dei nostri produttori. Da oltre 25 anni abbiamo iniziato a proteggere le nostre colture, poi abbiamo sentito la necessità di andare oltre, specializzandoci in modo molto avanzato sul tema delle coperture. Abbiamo raggiunto livelli unici in tutta Italia, tanto che anche i trentini hanno preso spunto dal modello Vignola quando hanno iniziato a fare cerasicoltura”.

Casoli ha poi mostrato la sintesi di questi primi risultati dello studio in corso sulle coperture multifunzionali, per una difesa integrata del ciliegio. I risultati in effetti parlano chiaro: “Rispetto a un impianto scoperto, dove i danni da Drosophila Suzukii possono arrivare a anche a un 40-45% del raccolto, con le coperture che stiamo sperimentando si arriva, nella peggiore delle ipotesi, a un 5%. Ma non solo: si riduce fino al 75% la necessità di trattamenti, passando dagli attuali 6-8 a solo 2-3″.  

Casoli ha inoltre relazionato riguardo ad altre azioni che, in parallelo, si stanno portando avanti sempre a livello di sperimentazione, per contrastare la Drosophila Suzukii. Una riguarda nello specifico l’introduzione nell’ambiente, avvenuta già nel 2021 e 2022 con diversi lanci (confermati anche per il 2023), del parassitoide Ganaspis brasiliensis, che finora sta dando risposte molto positive, anche perché non attacca altre specie utili. Un’altra azione è la cattura della Drosophila Suzukii attraverso trappole che contengono un lievito molto attrattivo per questo insetto. La sintesi della ricerca presentata da Casoli è disponibile cliccando qui.

 L’assessore all’agricoltura Alessio Mammi, oltre ad avere ricordato che “la filiera che soffre maggiormente dal punto di vista produttivo, organizzativo e commerciale è quella frutticola” e dopo avere fatto un plauso alla proposta del direttore del Consorzio, Walter Monari, per arrivare in tempi brevi ad azioni concrete di risparmio della risorsa idrica, che arrivino a vietare il sistema di irrigazione a scorrimento, ha concluso: “Ricerca e innovazione sono fondamentali per la nostra agricoltura perché solo attraverso la sperimentazione e l’uso intelligente delle nuove tecnologie possiamo aumentare la competitività delle nostre imprese, garantire produzioni sempre più sostenibili e vincere la sfida imposta dalle conseguenze dei cambiamenti climatici. Continueremo a sostenere la collaborazione con il Consorzio della Ciliegia Igp di Vignola e con il Comune di Vignola per valorizzare quel prodotto straordinario che sono le nostre ciliegie”. A livello nazionale, Mammi ha infine auspicato che sia convocato al più presto il tavolo frutticolo nazionale.

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